Tagliare la spesa al supermercato (dove tra l’altro i prezzi secondo le ultime stime Istat sono aumentati dell’11%) o tagliare il consumo di energia cercando di riportare le bollette a importi più “umani”? Con l’aumento scattato dal primo ottobre scorso del 59% del prezzo dell’energia per il mercato tutelato, sono tante le famiglie che si stanno chiedendo come far tornare i conti a fine mese. Prima dell’ultimo aumento (il kilowattora è arrivato a 66 centesimi, oltre il doppio rispetto ai circa 30 che si pagavano nell’ottobre dello scorso anno e il quadruplo rispetto ai 16 centesimi dell’estate 2020) l’Enea aveva elaborato un decalogo per l’utilizzo di apparecchiature elettroniche ed elettrodomestici in casa, così da portare a un risparmio annuo in bolletta di oltre 400 euro. Con il prezzo del kilowattora rincarato quel decalogo è ancora più valido.
Bollette, i risparmi con gli elettrodomestici
Gli elettrodomestici che consumano più energia mentre funzionano sono lavatrice e lavastoviglie.
La lavatrice
Una lavatrice tipicamente ha una potenza minima di 1,8 kWh e una massima di 2,7 kWh. Come è noto, i consumi cambiano a seconda della classe energetica. Inoltre i consumi risultano drasticamente ridotti quando si usano i cosiddetti “cicli rapidi”, che consumano circa 0,7 kWh e consentono un risparmio di tempo fino al 60%. Nel caso della lavatrice il consumo è dovuto soprattutto all’energia necessaria per scaldare l’acqua più che all’utilizzo del motore, per cui i lavaggi a temperature più basse consumano di meno. Di conseguenza è bene evitare il prelavaggio per i capi non particolarmente sporchi, così come limitare i lavaggi a 90 gradi solo in casi propri necessari. Attualmente in commercio ci sono detergenti in grado di lavare in modo perfetto anche alle basse temperature. Inutile dire - è buon senso - che evitare di avviare la lavatrice a mezzo carico, fa risparmiare un bel po’ di acqua e di energia.
La lavastoviglie
Una lavastoviglie tipicamente ha una potenza minima di 2 kWh e una massima di 2,2 kWh. Le moderne lavastoviglie a basso consumo di capacità adeguata per 10-12 coperti consumano, per il ciclo più lungo, tra 1,4 e 1,8 kWh. Anche in questo caso influisce molto la classe energetica e la scelta del programma sul display: i cicli rapidi ovviamente consumano molto di meno. Negli ultimi anni abbiamo più volte visto pubblicità in cui si consiglia di non lavare sotto l’acqua corrente i piatti prima di metterli in lavastoviglie. Un suggerimento senz’altro valido se si pensa soltanto al consumo di acqua. È però un dato di fatto che sciacquare i piatti sotto l’acqua corrente prima di caricarli in lavastoviglie consente di selezionare un programma più breve. Bisognerebbe trovare il giusto equilibrio.
La manutenzione
Sia per la lavatrice che per la lavastoviglie una manutenzione ordinaria, con pulizia periodica dei filtri e utilizzo di prodotti che aiutano a prevenire il calcare, fa durare più a lungo l’elettrodomestico e ne riduce anche i consumi. Si tratta di operazioni semplici che non richiedono l’intervento di un tecnico specializzato.
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