Riflettendo sulla possibilità di sostituire la competizione infrastrutturale con il ritorno al monopolio, il presidente di Open Fiber ha fatto un paragone con i fondi europei per la ripartenza dopo la crisi. "Questo - ha detto - è un problema che si ripresenterà nell'uso del Recovery fund. Una cosa, infatti, è usare i fondi europei per un'infrastruttura comune, un'altra è per favorire un concorrente sul mercato rispetto ad altri".
Nel corso dell'evento, Bassanini si è anche guardato indietro, valutando i passi avanti fatti negli anni: "La crescita della domanda veicolata dai nostri clienti è impressionante. C'è un raddoppio rispetto a un anno fa della domanda di allacciamenti, abbonamenti in fibra fino alle case". Parlando della risalita dell'Italia negli indici di miglioramento della connettività Bassanini ha spiegato che "la risalita piaccia o non piaccia la si deve a questa new entry che compie 4 anni e in 4 anni ha connesso 10 milioni di unità immobiliari. Certo siamo andati più veloci in città con 7 milioni di unità immobiliari che non in aree a fallimento di mercato ma questo deriva dal fatto che nelle città agiamo con diritto privato mentre nelle aree a fallimento di mercato dobbiamo seguire le regole della contabilità pubblica, avere 100 milioni di autorizzazioni e siamo vittime dell'eccesso di burocrazia del paese. Delle semplificazioni cominciamo ad avere gli effetti nelle aree bianche, acceleriamo e acceleriamo in maniera significativa ma i primi effetti si cominciano ad avere adesso".
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