Secondo la Coldiretti l'offerta giapponese per il marchio italiano Peroni è spinta dall'aumento delle esportazioni di birra italiana nel mondo che crescono del 17% nel 2015 ma che sono praticamente triplicate nell'arco di un decennio. La birra italiana, infatti, va forte nei paesi tradizionali consumatori, dalla Gran Bretagna (+2%) alla Germania (+10 per cento) fino alla Svezia (+24 per cento) ma anche negli USA.
A tirare è però anche il mercato italiano che nel 2015 ha fatto registrare un aumento record delle vendite del 6%, in controtendenza alla crisi dei consumi. L'operazione in corso non è in realtà l'ennesimo passaggio di marchi italiani storici in mani straniere poiché la Birra Peroni era già stata ceduta nel 2003 ed entrata a far parte del Gruppo sudafricano SABMiller. Se dovesse andare a buon fine, l'operazione rappresenterebbe la più grande acquisizione da parte di un'azienda giapponese nel comparto della birra.
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