Canone Rai in bolletta, ok del Consiglio di Stato

Canone Rai in bolletta, ok del Consiglio di Stato
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Mercoledì 27 Aprile 2016, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 28 Aprile, 23:07
Dopo lo stop della settimana scorsa, arriva il via libera del Consiglio di Stato al canone in bolletta, ma restano alcune divergenze con il Ministero dello Sviluppo Economico che aveva parzialmente accolto le osservazioni di Palazzo Spada. Il parere positivo spiana comunque la strada alla pubblicazione del decreto con le indicazioni pratiche per il pagamento della tassa. Il sottosegretario alle Comunicazioni, Antonello Giacomelli, parla di un «contributo costruttivo» da parte dell'organo consultivo, che però non risparmia osservazioni sulla normativa. A partire dalla considerazione che la definizione di apparecchio televisivo, sollecitata dal Consiglio di Stato, avrebbe potuto essere inserita negli articoli del decreto e non solo in una nota esplicativa, come deciso dal ministero. Non è questione secondaria, perchè con quella definizione vengono esclusi dal pagamento smartphone e tablet. Gli autori del testo, tenuto conto dell'evoluzione tecnologica, hanno preferito non ingessarla, in modo da consentire negli anni a venire l'eventuale inclusione di altri device, oltre al televisore, per il cui possesso è dovuto il canone. Palazzo Spada avrebbe comunque preferito che ci fosse quantomeno un richiamo alla definizione. Altri dubbi riguardano la «formulazione eccessivamente tecnica delle disposizioni», che verrà comunque superata con una circolare dell'Agenzia delle Entrate. «L'amministrazione - ha spiegato il consigliere Franco Frattini che presiede le Commissioni consultive - ha accolto nella sostanza tutte le proposte del Consiglio di Stato e oggi c'è chiarezza». «C'è la certezza - ha proseguito - che se ci sono più apparecchi tv, il canone è uno solo. Si è ottenuto un importante arricchimento delle forme di pubblicità dei moduli e dei documenti. E infine tutti i dati del cittadino saranno trattati secondo la prescrizione del codice della privacy».

Frattini ha poi spiegato che le aziende elettriche avranno una compensazione economica che non ricadrà in bolletta sui cittadini, ma sarà coperta dall'Agenzia delle Entrate in modo forfettario. La nuova normativa continua, però, ad essere contrastata, oltre che dall'opposizione, anche dalle associazioni dei consumatori e dalle aziende concorrenti, che chiedono una riduzione delle entrate pubblicitarie della tv pubblica a fronte dell'incremento di risorse che il canone in bolletta, grazie al recupero dell'evasione, dovrebbe garantire. «Occorre porre un freno alla deriva commerciale di Rai - ha detto il presidente di Mediaset, Fedele Confalonieri -: non sta a noi dire in che modo, è cosa del governo e del Parlamento, certo è che il modello di finanziamento della Rai non può creare squilibrio nell'intero sistema». «Credo che essere in una fase in cui andiamo verso una certezza delle risorse per il servizio pubblico - ha replicato il dg Rai, Antonio Campo Dall'Orto - possa essere un elemento di stabilità e alla fine possa essere un elemento positivo per tutto il sistema dei media perchè può dare delle risorse certe che diventano complementari rispetto a quello che è il settore commerciale».

Domani il dg sarà ascoltato in Commissione di Vigilanza sul tema delle nomine esterne.
Come annunciato nei giorni scorsi, l'Usigrai ha presentato il suo esposto all'Autorità Nazionale Anticorruzione e alla Corte dei Conti, per chiedere di verificare se siano state fatte nel rispetto delle procedure del Piano triennale anticorruzione e dello statuto. Il dg dovrebbe anche dare risposte sul contratto di Francesco Merlo: il giornalista è stato chiamato alla direzione per l'Offerta Informativa come vice di Carlo Verdelli nonostante - come sottolineato dal consigliere Franco Siddi in cda - non potrebbe essere assunto da un'azienda pubblica in quanto pensionato.
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