«Credo che ci sarà un futuro migliore e anche in una fase delicata come quella di un'aggregazione farsi trovare col vestito stirato e con le carte in regola possa rappresentare un'occasione vera e profittevole e non un problema», ha detto l'amministratore delegato Fabrizio Viola intervenendo davanti ai soci durante l'assemblea in corso a Siena.
Quello «dell'esplorazione delle opzioni strategiche - ha aggiunto - è un argomento delicato. Al di là delle raccomandazioni della Bce», che per un soggetto vigilato hanno un peso maggiore, lo «scenario macroeconomico non cambierà in modo
particolare» nel breve periodo coi «tassi d'interesse che si manterranno ancora su livelli bassi» e pertanto sarà ancora difficile remunerare il capitale facendo leva sui ricavi. In questo contesto, ha concluso il banchiere, un'eventuale aggregazione con un'altra banca va vista nell'ottica di «migliorare l'efficienza dell'azienda e fare in modo» che la banca «lavori con costi industriali» più adeguati.
L'assise è cominciata in orario alle 9,30, ma dal numero degli iscritti a parlare, dovrebbe durare ancora alcune ore. Illustrando le motivazione dell'aumento, Profumo dovrebbe spiegare che entro luglio verrà rimborsato al Tesoro il miliardo di debito restante relativo ai Monti-bond.
Va detto che Siena rischia di contabilizzare una perdita di circa 1 miliardo se dovesse chiudere, come impone Bce, il contratto derivato Alexandria con Nomura. Mps comunque conta di negoziare una soluzione meno dolorosa e traumatica facendo affidamento sull'attività di indagine attualmente in corso presso la Procura di Milano.