Mps, l'addio al derivato Alexandria
pesa sul trimestre

Mps, l'addio al derivato Alexandria pesa sul trimestre
di Roberta Amoruso
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Sabato 21 Novembre 2015, 02:36 - Ultimo aggiornamento: 7 Novembre, 14:05
L’addio anticipato al pacchetto di derivati Alexandria confezionato da Nomura pesa eccome sul terzo trimestre di Mps. E così il rosso dell’istituto di Rocca Salimbeni arriva a toccare i 109 milioni di euro, secondo i conti appena approvati dal cda, meglio delle attese degli analisti visto che in consensus fotografava una perdita trimestrale intorno a 126 milioni di euro. Nel dettaglio, l’impatto netto una tantum legato alla chiusura di Alexandria a fine settembre è di 88 milioni. Rimangono in nero i nove mesi, che «grazie alla gestione operativa», spiega la banca, archiviano un utile di 84,7 milioni di euro.



Cattive notizie, però dal fronte dei crediti «malati». La banca registra infatti un’esposizione netta dei crediti deteriorati è pari a circa 24,4 miliardi di euro (+5,4% rispetto a fine 2014). Nel trimestre sono aumentate del 4,7% le sofferenze, dello 0,8% le inadempienze probabili e del 6,1% le esposizioni scadute e sconfinanti deteriorate.

Quanto ai ricavi, nel terzo trimestre il margine d'interesse è cresciuto dell'1,5% a 569 milioni, beneficiando del rimborso integrale dei Monti bond di giugno e della riduzione del passivo oneroso, a cui si è contrapposta la contrazione dei volumi e dei rendimenti degli impieghi con clientela commerciale.

Nell'arco dei nove mesi, invece, il margine di interesse è cresciuto a quota 1,74 miliardi (+12%) con le commissioni nette che sono cresciute del 5,1% a circa 1,35 miliardi.
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