Auto blu, arriva una nuova stretta. Non più di cinque vetture a ministero

Auto blu, arriva una nuova stretta. Non più di cinque vetture a ministero
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Venerdì 26 Settembre 2014, 00:35 - Ultimo aggiornamento: 16:00
C’ voluto qualche mese di troppo - cinque, puntualizzano critici dall’opposizione - ma finalmente il decreto che render operativa la poderosa sforbiciata alle auto blu ministeriali pronto per la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale. Anzi «prontissimo» annuncia il ministro della Pubblica amministrazione, Marianna Madia, la quale assicura che questo lasso di tempo non è servito ad annacquare le regole, a concedere deroghe:

Il Dpcm è chiuso e prevede una attuazione rigida» dei criteri previsti nel decreto legge 66 del 24 aprile scorso (quello che ha dato il via al bonus mensile di 80 euro, tanto per intenderci). Che poi in numeri si traduce cosi: le amministrazioni pubbliche potranno avere al massimo la disponibilità di 5 auto blu. Ma è una cifra limite, appunto, che vale solo per gli enti più grandi, dai 600 dipendenti in su. L’asticella si abbassa a 4 auto per la fascia 400-600 dipendenti, a 3 tra i 200 e i 400 addetti, a 2 auto per gli enti che hanno un organico compreso tra 50 e 200 unità, per arrivare a una sola vettura nel caso di amministrazioni fino a 50 dipendenti.



«Ora tutti a piedi alle riunioni» scherza la ministra. Un nuovo stile al quale dovranno adeguarsi in tanti finora abituati ad avere l’autista pronto a sgommare con tanto di sirene e lampeggianti da una parte all’altra della città. E spesso non solo per questione prettamente di servizio. Ogni tanto, quando proprio esageravano (ricordate l’allora presidente della Regione Lazio, Renata Polverini, in auto blu contromano nel pieno centro della Capitale con destinazione finale un negozio di scarpe?), la stampa li pizzicava e montavano le inevitabili polemiche. La stretta comunque salva premier e ministri, che potranno ancora avere l’auto esclusiva.



Il taglio alle auto blu, comunque, non è un’invenzione di Renzi. Già nel 2011 fu previsto una riduzione del 50% sulle spese di ogni amministrazione alla voce autovetture, intesa come acquisto, manutenzione, noleggio, gestione auto o buoni taxi. E in effetti, secondo i dati del censimento periodico del Formez, in questi due anni e mezzo qualcosa è già cambiato: dal dicembre del 2011 ad agosto scorso le auto blu sono diminuite di oltre tremila unità, passando da 8.619 a 5.578. Ridotte anche le vetture di servizio meno pregiate (inferiori a 1.600 di cilindrata), ma in questo caso il taglio è stato del 12% (dalle 62.020 del 31 dicembre del 2011 alle 54.571 vetture del primo agosto del 2014). Con il decreto in arrivo il governo Renzi chiede un ulteriore giro di vite del 30%. Le autovetture in più dovranno essere vendute - cosa non proprio agevole visto il mezzo flop della famosa asta su ebay lanciata proprio da Renzi - o cedute alle Onlus.
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