Maria Latella
Tendenza Latella
di Maria Latella

Diario da Chicago 2) - Com'è Obama visto da vicino

di Maria Latella
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Domenica 10 Aprile 2016, 09:26 - Ultimo aggiornamento: 09:28

La novita' arriva giovedì mattina. David Axelrod, gia' consigliere di Barack Obama nelle due vittoriose campagne elettorali, opinionista di punta della CNN e fondatore dell'Institute of politics dell'universita' di Chicago dove sto tenendo un ciclo di seminari sul confronto tra politica europea e americana, ci invita all'incontro che il presidente degli Stati Uniti avra' con gli studenti della Law School.

Nevica di brutto ed io e miei due colleghi, Jeff Grienfield, un grande nome del giornalismo politico americano, e Lavea Brachmann, avvocato ed esperta nella rivalutazione delle aeree metropolitane depresse, ci infiliamo nell'auto di David Axelrod sperando di poter arrivare presto al coperto. L'incontro e' riservato ai soli studenti della Law School ma le misure di sicurezza sono notevoli, tutta la zona e' transennata, non si possono portare ne' borse ne' ombrelli. E Dio solo sa se un ombrello servirebbe con questa nave.

Arrivati alla sede della facolta', David Axelrod ci scorta in una saletta dove una trentina di amici di Barack Obama lo aspettano bevendo caffè' e concedendosi micidiali brownies. C'e' tutta la cerchia ristretta degli Obamiani: l'amica di sempre Valerie Jarrett, di bianco vestita, i congressmen anziani che sono venuti a rendere omaggio al presidente, il team che ha lavorato per anni con Obama qui a Chicago riuscendo a portarlo alla Casa Bianca. David Axelrod e' parte del gruppo storico e anche se ora e' spesso a Washington nel suo ruolo di commentantore di CNN, e' chiaro che "questo" mondo e' il suo mondo. E' anche, ovviamente, il mondo di Barack Obama e infatti appena arriva si capisce che qui, tra gli amici di sempre, ritorna immediatamente chicagoens.

Sorrisi, pacche sulle spalle. Il presidente e' in forma, cravatta azzurro pallido e abito grigio fumo di Londra, al polso un enorme orologio nero che sembra uscito da Star Trek e ha tutta l'aria di essere un prototipo di qualche smart watch non ancora in produzione. Axelrod presenta me e i miei colleghi. Spiega al presidente che il giorno prima ho tenuto un seminario agli studenti dell'Institute of politics sul confronto tra Trump e Berlusconi. Un guizzo divertito passa negli occhi di Barack Obama. Scambiamo qualche battuta sull'argomento, poi la foto che Axelrod twittera' poco dopo, ancora due chiacchiere e per Obama e' tempo di presentarsi agli studenti della Law School. Gli faranno molte domande e molte gliele fara' anche il rettore della facolta'.

Obama e' maestro nel tenere la scena ma non e' mai arrogante, mai aggressivo, ne' si comporta da conduttore tv con battute a raffica. Sa pero' giocare con la platea peraltro gia' conquistata dall'inizio. Sa farla ridere ed ingaggiarla. Si parlera' molto della recente nomina alla Corte Costituzionale, si parlera' di droni e vittime della guerra, ma anche di cose locali, della strage silenziosa che l'eroina sta facendo nell"America dei piccoli centri di provincia. Il cuore dell'intervento di Obama, quello su cui tornera' ripetutamente, e' pero' un altro e si chiama polarizzazione della politica. Di questo parla: del rischio che si incrini pericolosamente la democrazia. "C'e'polarizzazione nel congresso, ma anche nell'opinione pubblica. Nei partiti si comincia a pensare che per arrivare allo scopo non si deve mai prestare orecchio all'opinione del partito avverso. E gli elettori sono portati a cercare solo conferme delle loro opinioni: leggere solo il New York Times oppure guardare solo Fox". Uno studente gli chiede del populismo. "Si e' diffusa la convinzione per cui se non ottieni quel che vuoi e' colpa del tuo congressman che si e' venduto. Ma non sempre e' cosi, non sempre in politica e in democrazia i compromessi sono sbagliati".

Insiste molto sul fatto che non ascoltare mai le ragioni degli altri puo'diventare un pericolo per la democrazia e agli studenti lascia questo consiglio:"Non fatevi scoraggiare dal rumore di sottofondo, dal day by day della politica. Impegnatevi. Le cose cambiano solo quando i cittadini si impegnano".

Quando lasciamo la Law School per fortuna non nevica più'. Chiedo a David Axelrod una previsione su quel che accadra' alla politica americana, e non solo, se la polarizzazione della politica andra'avanti . Il tema centrale del discorso di Obama. "La risposta l'hanno data i ragazzi che erano li'ad ascoltarlo - risponde l'ex consigliere di Obama - Le nuove generazioni sono più' tolleranti, più'disposte a confrontarsi con le opinioni degli altri. Hanno meno paura della globalizzazione, del nuovo, del diverso. Saranno loro a dare la risposta".
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