Tendenza Latella
di Maria Latella

Gomorra e House of cards, un filo rosso lega i più giovani protagonisti 

2 Minuti di Lettura
Mercoledì 14 Maggio 2014, 19:19
Come molti ieri sera sono rimasta davanti alla tv, inchiodata dalle serie di Sky HD, prima Gomorra e poi House of cards. Due esempi di produzioni di grande livello. Più che semplici serie tv, sono due viaggi nella profondità delle umane miserie: potere, soldi, sesso. A Washington il cinismo della politica. A Gomorra la spietatezza dei clan che usano la politica, piuttosto che farsene usare. Sia nella serie italiana che in House of cards, i più tormentati, gli oscillanti tra rimorso e ambizione sono i due più giovani: il figlio del capo, Gennaro, l'erede del clan destinato, obbligato, a gestire l'enorme business di Scampia e la cronista politica Zoe Barnes, poco più di una stagista, ma sveglia, ambiziosa e affascinata dal potere al punto da andare a letto con Frank Underwood, il capogruppo dei democratici al Congresso. Gennaro e Zoe vogliono impadronirsi dei codici di potere degli adulti che ammirano e il "sistema" li sottopone a prove di fedeltà. Nella puntata vista ieri sera, per esempio, Gennaro torna a casa dopo una carneficina della quale è stato testimone ma non attore, lui è rimasto in auto a fare il basista mentre i soci ammazzavano incolpevoli immigrati per dare una lezione ad altri, agli africani spacciatori. Rientra a casa, si chiude nello splendore pacchiano di una toilette della villa bunker e vomita l'anima. Negli occhi ha ancora lo spettacolo dei corpi scempiati dalle mitragliette. La madre lo raggiunge, lo guarda preoccupata: "Genna', tu ti devi indurire. Tu sei un Savastano". La giovane cronista di "House of cards" per ora è ancora inconsapevole del gioco pericoloso nel quale si è infilata. Si fa manipolare da Frank Underwood, tweetta e scrive quel che lui le detta, in cambio ottiene gloria e fama nel piccolo microcosmo dei giornalisti e dei politici di Washington. Né Gennaro né Zoe sembrano avere la voglia o la forza di sottrarsi. Accettano di essere telecomandati. Sono molto curiosa di vedere quanto si spingeranno avanti nel gioco crudele, e se anche loro diventeranno carnefici o se, invece, toccherà loro la sorte delle vittime. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA