Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Verstappen sempre più marziano: a Spa un secondo a tutti. Ma la Ferrari di Leclerc parte in pole

La Ferrari a Spa
di Giorgio Ursicino
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Sabato 29 Luglio 2023, 10:51 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 20:59

Nell’università del motorsport torna il gioco delle coppie. Su una pista lunga oltre sette chilometri che non fa sconti a nessuno, con condizioni ambientali al limite del possibile, sono arrivati in Q3 solo i piloti di cinque scuderie. Guarda caso le prime nella graduatoria del Campionato. L’impresa è riuscita anche a Perez che era stato capace di farsi escludere per cinque volte consecutive pur guidando quella schiacciasassi di Red Bull. Due vetture austriache, due Ferrari, due Mercedes, due McLaren e due Aston Martin. Quest’ultima a chiudere la lista, confermando di essere passata da seconda a quinta forza nel corso della stagione. Gli sviluppi ti aiutano, ma possono anche tradirti se non li imbocchi nella direzione giusta.

Non è assolutamente cambiato nulla guardando il panorama dall’alto. Il padrone è sempre lui, Max Verstappen, e questa volta ha dato una dimostrazione di forza addirittura esagerata. Dopo la piccola delusione di una settimana fa a Budapest, dove il suo più grande rivale Lewis Hamilton gli aveva strappato la pole per appena tre millesimi interrompendo una gagliarda striscia positiva, ieri ha rimesso le gerarchie a posto, umiliando gli avversari con una performance monstre proprio all’ultimo giro. Una prestazione che hanno fatto anche i rivali perché la pista si andava asciugando e diventava più veloce. Leclerc, Perez e Hamilton, che hanno chiuso alle spalle del cannibale, sono racchiusi in meno di un decimo, mentre il tulipano ha rifilato al principino quasi un secondo.

Se domani farà la stessa cosa, che gli riesce anche meglio sul ritmo di gara, non ce ne sarà per nessuno e la ottava vittoria di fila, la quarantacinquesima in carriera, è già in cassaforte, nonostante sia costretto a partire dalla terza fila, in sesta posizione. Per rendere la battaglia più avvincente (forse nelle simulazioni hanno visto che può vincere con un minuto di vantaggio) super Max si è auto punito, sostituendo il cambio in via precauzionale (l’unità ha regolarmente fatto le prove libere martoriate dal nubifragio) ricevendo una penalità di 5 posizioni sullo schieramento.

Nella gara lunga l’olandese non dovrebbe impiegarci molto a raggiungere la vetta. Ogni giro ne può fare fuori uno alla staccata di Les Combes, in fondo al rettilineo del Kemmel.

Proveranno a vendere cara la pelle Charles, che dispone di una Ferrari con un nuovo alettone posteriore da basso carico, il compagno Checo, che però non lo ostacolerà di certo visto l’andazzo delle ultime gare, ed il baronetto britannico sette volte campione del mondo con una Mercedes ulteriormente evoluta con pance sempre più simili alla RB. In realtà la sfida per il secondo posto sembra di più fra Lewis e Sergio perché sarebbe sorprendente che Maranello sia riuscita a risolvere il problema di gestione delle gomme sulla distanza. Il monegasco, comunque, scatterà al palo, come già fece nel 2019 quando l’avversario da battere era ancora la corazzata di Stoccarda. Altri tempi.

Allora il predestinato vinse e doppiò l’impresa nella gara successiva di Monza, ma aveva a disposizione una power unit bomba che la Federazione gli consigliò di lasciare a Maranello per non alimentare lo polemiche sulla regolarità. Bene anche Carlos che partirà quarto, davanti alle due McLaren fra le quali i giudici hanno infilato il campione del mondo penalizzato. Segue Russell con l’altra Stella e le due Aston Martin. Notevole la mossa del giovane australiano del team britannico che è riuscito a precedere il caposquadra Norris. Oggi giornata a parte con la gara sprint e le relative qualifiche.

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