Giorgio Ursicino
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di Giorgio Ursicino

Toyota, la zampata elettrica: al Salone di Shanghai il leader mondiale delle auto elettrificate presenta il primo modello 100% a batterie

Il concept Toyota bZ4X esposto al Salone di Shanghai
di Giorgio Ursicino
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Mercoledì 12 Maggio 2021, 13:11 - Ultimo aggiornamento: 17 Maggio, 11:49

Le opinioni, per carità, sono tutte rispettabili. Anche se, a volte, molto distanti fra loro. Ci sono delle visioni, però, che fanno eccezione. Guardate più da punto di vista storico che di cronaca, col senno di poi, diventano un dato di fatto incontestabile. Riconosciuto da tutti. Bisogna prendere atto che, quello da un po’ di tempo diventando un luogo comune, trenta anni fa era un argomento prioritario solo per la Toyota. Parlare di mobilità e non solo di veicoli. Tenere in considerazione le esigenze delle persone. Il rispetto delle comunità e quello dell’ambiente. In poche parole, aver intuito in anticipo con quanto vigore sarebbe arrivata l’ondata della transizione ecologica e della decarbonizzazione per avere una società carbon free con le fastidiose emissioni di CO2 ridotte al lumicino.

È diventato leggenda automobilistica il racconto di Takeshi Uchiyamada, da otto anni chairman della casa di Nagoya, quando, ben più di un quarto di secolo fa, fu convocato dal potente board dell’azienda. Intimorito, gli fu chiesto, senza possibilità di replica, di escogitare un sistema che abbattesse in modo drastico i consumi e le sostanze inquinanti. Dopo notti insonni, il geniale fisico nipponico ingaggiato dalla casa delle tre ellissi nel 1969 a soli 24 anni, si “salvò” inventando la Prius e la motorizzazione ibrida. Da quel giorno, anche senza saperlo, l’automotive imboccò un nuovo corso che solo adesso esprime in suo enorme potenziale. Per anni infatti, l’elettrificazione dei veicoli non fu esente da critiche, considerato un miraggio insostenibile da un punto di vista economico.

«Le elettrificate si vendono in remissione, costano troppo», era la voce comune di quasi tutti i protagonisti che preferirono restare nella “safety zone” della tradizione. Nel futuro, invece, è indispensabile credere. E investire. Toyota l’ha fatto, con grande determinazione. Oggi si trova in una posizione di indubbio vantaggio. Forse anche per questo è il primo costruttore del mondo e, fra quelli tradizionali, quello con la capitalizzazione più elevata. I mercati finanziari, per quanto isterici possano essere, tengono in grande considerazione quello che accadrà domani. Ora il cerchio si chiude. A casa dei pionieri viene aperto l’ultimo dossier della rivoluzione ad elettroni lanciata alla fine dello scorso millennio. Che, guarda caso, riguarda l’elettrico solo a batteria, la soluzione che va per la maggiore e che sembra l’unica attuabile.

Per Toyota, invece, è solo uno degli asset dell’elettrificazione che, nella fase di transizione che durerà almeno un decennio, continuerà ad essere affiancato dal full hybrid, il plug-in e le fuel cell a idrogeno regolarmente in listino Toyota prima dei veicoli solo a batteria.

A Nagoya, infatti, privilegiano sempre i clienti e finora non li hanno voluti lasciare in pasto ai costi più elevati, al maggior peso, all’autonomia limitata e, soprattutto, alla quasi totale mancanza in molti paesi degli indispensabili punti di ricarica. Ora, a quanto pare, il momento è arrivato e Toyota, che ha sempre lavorato sul tema, è pronta a mostrare il suo punto di vista sui propulsori solo ad induzione con l’energia negli accumulatori. La mossa, non a caso, è stata fatta al salone di Shanghai, nel mercato più grande del mondo che nel primo trimestre ha sfiorato i quasi 10 milioni di immatricolazioni (record assoluto).

A sua volta la casa di Nagoya a marzo ha raggiunto quasi un milione di vendite. Nella capitale del business dell’ex Celeste Impero le tre ellissi hanno svelato il concept bZ4X che anticipa una famiglia di veicoli elettrici a batteria le cui vendite inizieranno il prossimo anno. Le lettere bZ che fanno parte del nome sono le iniziali di “beyond Zero”, oltre le zero emission. Il Suv è realizzato sulla inedita piattaforma eTnga progettata solo per veicoli ad induzione e sviluppata congiuntamente con gli alleati della Subaru. Il modello, quasi pronto per la produzione in serie, offre altri contenuti rivoluzionari, compreso un sistema di ricarica solare di bordo (con energia rinnovabile e gratuita) e un inedito steer-by-wire che utilizza un volante a farfalla e propone un posto di guida tutto nuovo.

Nell’accumulatore e nel software di gestione dell’energia c’è tutta l’esperienza di un marchio che da oltre due decenni produce veicoli con potenti motori elettrici. I propulsori sui due assi garantiscono la trazione integrale adatta anche ad un uso fuoristradistico. Entro il 2025 Toyota avrà 15 vetture elettriche a batteria, 7 delle quali sulla piattaforma eTnga. All’epoca le pesantemente elettrificate della Casa saranno almeno 70 a livello globale e in Europa la vendita di vetture solo termiche sarà residuale. Oltre il 70% sarà ancora full hybrid, la soluzione che a Nagoya considerano più attuale; più del 10% plug-in e oltre il 10% Bev, cioè elettrico puro.

Dall’inizio del secolo la Toyota ha commercializzato 17 milioni di veicoli elettrificati risparmiando 140 milioni di tonnellate di CO2. Dal 2010 al 2019 le emissioni medie della gamma sono scese del 22%. Al momento non c’è nessun concorrente pronto alla sfida su quattro assi, in ciascuno al vertice: la Mirai è un riferimento per l’idrogeno, la nuova Yaris un esempio di quello che può fare una full ibrida, la Rav4 un campione di plug-in e il concept bZ4X il corposo antipasto delle vetture solo a batterie.

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