Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Sostenibilità e sicurezza, il treno batte tutti. La FS Italiane leader nella manutenzione predittiva

Il Frecciarossa di Trenitalia
di Giorgio Ursicino
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Venerdì 28 Luglio 2023, 08:45 - Ultimo aggiornamento: 30 Luglio, 21:01

Manutenzione predittiva. Un tema non nuovo, ma di grande attualità. Per i progressi che è riuscita a fare con l’enorme sviluppo realizzato dalla digitalizzazione, la gestione e la comunicazione in tempo reale (5G) di milioni di dati. Comunque andrà, il volto della mobilità cambierà totalmente. Con qualsiasi veicolo si effettueranno gli spostamenti. Certo, la transizione energetica è una componente importante. Quasi fondamentale. L’obiettivo di tutti, al massimo con una differenziazione sulla tempistica, prevede la completa rinuncia delle fonti energetiche fossili, quindi non rinnovabili in tempi brevi. Oltre ai motori a combustione con l’azzeramento, quando il processo sarà concluso, della CO2. Ritenuta giustamente un climalterante e quindi principale responsabile del riscaldamento dell’atmosfera e dei violenti eventi naturali emersi recentemente.

Nel secolo scorso, e nei primi due decenni di questo millennio, il settore ha fatto passi da gigante, diffondendosi in tutte le aree del pianeta. In questa fase embrionale l’obiettivo principe era la «capillarità e la democratizzazione dell’innovazione». Bisognava renderla in fretta disponibile per tutti. Ora, in un frangente più maturo del comparto, sono state messe a fuoco due priorità irrinunciabili che riguardano senz’altro il futuro dell’umanità. Due beni primari che rispondono a diritti inalienabili di tutte le popolazioni, a qualsiasi latitudine esse vivano. Da una parte, la sicurezza. Dall’altra, la sostenibilità, entrambe legate a doppio filo alla salute dell’umanità e del globo terracqueo. Non sempre emerge ma, nella mobilità, ci sono sotto segmenti che presentano diversi scenari fra loro: gli autoveicoli, gli aerei, le navi e il treno.

Ebbene, dai due punti di vista che dominano la scena, le ferrovie sono un passo avanti a tutti e difficilmente troveranno rivali, almeno nel breve e nel medio periodo. Proprio per questo il trasporto su rotaia ha avuto una crescita enorme recentemente, migliorando sensibilmente le proprie performance e il suo bacino di utenza. Tempi di spostamento più che dimezzati in qualche decennio, senza invece cambiamenti apprezzabili per il trasporto aereo e, addirittura, una rallentamento per quello stradale su gomma. È per questo motivo che le Ferrovie dello Stato Italiane sono state il più grande investitore nella Penisola negli ultimi decenni e continueranno ad esserlo nel prossimo futuro. Non una rivoluzione come quella avvenuta nell’ultima parte del Novecento, ma un’evoluzione per allargare il servizio e fare in modo che sia ancora più funzionale sfruttando gli incredibili progressi della tecnologia.

Che il treno non abbia rivali è facilmente intuibile: è l’unico mezzo di trasporto vicino ai due target fondamentali che sono zero vittime e zero emissioni. Obiettivi che gli “avversari” non centreranno nemmeno nel 2050. Il Gruppo FS Italiane, guidato dall’amministratore delegato Luigi Ferraris, investirà nei prossimi 10 anni 200 miliardi di euro, una media di due decine ad esercizio.

Di questi una parte rilevante verrà indirizzata alla manutenzione predittiva che in questo settore ha man mano scalzato quella “reattiva” che crea costi enormi per il tempo perso e per i disagi. Con quest’ultima un particolare viene sostituito quando si rompe, con conseguente fermo macchina, disagi per i passeggeri, pericolo per eventuali conseguenze e spese non preventivabili con facilità dovendo fare l’intervento manutentivo in emergenza, quindi non potendo garantire un’ottimizzazione.

In passato veniva utilizzata la formula chilometrica per sostituire un componente prima della rottura, ma era una visione solo statistica non supportata dal alcuna informazione reale. Questo, ormai l’abbiamo capito, genera due ordini di difficoltà. Da un parte, si può arrivare a rottura. Dall’altra, si può incappare nel problema altrettanto importante di mandare al riciclaggio una componente che avrebbe potuto continuare a svolgere il proprio oscuro, ma produttivo lavoro. La manutenzione predittiva è di grande importanza per FS Italiane che sono molto avanti nella messa a punto del sistema. La mobilità moderna richiede un’integrazione molto avanzata di connettività, sostenibilità e digitalizzazione, temi sui quali il Gruppo italiano è molto avanti.

È proprio la digitalizzazione il fattore primario per rendere efficace al massimo la manutenzione predittiva. Che si basa sulla raccolta, l’analisi e l’elaborazione dei dati necessari all’intervento con precisione chirurgica. Un approccio niente affatto statico che può sempre migliorare per tendere alla perfezione. FS Italiane vede schierate sull’argomento le due sue principali realtà. Trenitalia, che si occupa della gestione e l’efficienza della flotta, e RFI, che ha il compito di mantenere e sviluppare le strategiche strutture deve i convogli sfrecciano. Con questo cambio di paradigma si rafforza la metodologia che mira a prevenire guasti e a migliorare l’efficienza delle attività di manutenzione attraverso l’analisi dei dati. Tutto è monitorato, dalla rete alle strutture di supporto, fino al materiale rotabile che diventa anche molto più sicuro.

Per raggiungere la meta vengono tenuti sotto controllo due aspetti legati all’usura, le temperature e le vibrazioni. Quando questi parametri sono fuori dalla norma la vita di diverse componenti interessate si accorcia sensibilmente. Negli edifici ci si accorge del problema molto prima che compaiano le crepe che era il sistema utilizzato un tempo. Alla fondamentale acquisizione dati con migliaia di sensori sulle strutture e sui mezzi va di pari passo la loro analisi e il loro trattamento fino alla formazione del personale che deve essere all’altezza di uno strumento tanto importante. Un tipico esempio è il sistema DMMS di Trenitalia in funzione da qualche anno e costantemente implementato per fare il check up in tempo reale a tutta la flotta di treni regionali, Intercity e Frecce. Ogni convoglio invia 5mila informazioni al minuto. Ispezione continuativa e dettagliatissima che nessun controllo umano potrebbe sostituire.

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