Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Hamilton, un fenomeno da bambino diventato un campione immenso

Lewis Hamilton da giovane ad una premiazione FIA
di Giorgio Ursicino
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Giovedì 8 Febbraio 2024, 10:28 - Ultimo aggiornamento: 9 Febbraio, 12:54

Hamilton è già nella leggenda ma, a quanto sembra, vuol crescere ancora. Solo l’autostima e la classe del britannico consentono a 40 anni di affrontare una sfida tanto ardua. Il campionissimo, in realtà, ha quasi tutto da perdere e rischia di finire la carriera con una monoposto che non vince da tanti anni e, se tornerà competitiva, si troverà a fianco un pilota formidabile che è nato quando lui passava dai kart alle auto. Solo i fuoriclasse accettano imprese del genere. Se a Lewis riuscirà, come gli ha illustrato Vasseur, di riportare la Rossa sul tetto del mondo, metterà un solco difficilmente colmabile fra lui e i suoi colleghi, di tutti i tempi. È comunque vero che la speranza di guidare una Ferrari è nel cuore dei più forti. È stato attratto Prost, Senna voleva chiudere la carriera a Maranello.

Non ha resistito Schumi e sono venuti nella Motor Valley anche i Campioni del mondo Alonso e Vettel. Fra tutti, solo Michael ha salutato con un sorriso. Il britannico si è visto subito che era di un’altra categoria, quando era ancora un bambino. Entrato nell’orbita della McLaren di Ron Dennis già a 12 anni, riuscì a vincere sia in F3 che in F2 proprio con la squadra di Frédéric Vasseur. Nel 2007 esordisce in F1.

La fama l’ha preceduto, ma nessuno si aspetta tanto. Quell’anno la lotta è fra Ferrari e McLaren e tutti si aspettano che lo sbarbatello cresca in fretta all’ombra del terribile Fernando Alonso già 2 volte campione del mondo seppur giovanissimo. Niente di tutto questo.

Lewis non teme Nando. Vince 4 gare, l’ultima in Giappone. In Cina ha il Mondiale in mano, ma fa un banale errore rientrando ai box, l’unica gara in cui non finisce a punti. Nell’ultima gara, in Brasile, i due della McLaren che si erano ostacolati per tutta la stagione vengono beffati dalla Ferrari di Raikkonen che si prende la corona. Il Mondiale è solo rinviato all’anno successivo quando, sempre in Brasile, rende la pariglia a Maranello strappando il titolo a Massa che era già campione quando è iniziato l’ultimo giro. Nel 2013 il passaggio alla Mercedes, convinto da Niki Lauda. Dall’anno successivo, con l’avvento dell’era ibrida, il dominio assoluto con una sfilza di Mondiali consecutivi interrotti solo nel 2016 dal compagno Rosberg e poi nel 2021 da Verstappen con la folle ultima gara. Lewis è per l’ottava volta campione del mondo all’inizio dell’ultimo giro, ma Max nel finale passa perché ha le gomme nuove.

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