Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Hamilton fenomeno anche a Barcellona, gioca con Verstappen come il gatto con il topo

Lewis Hamilton a Barcellona festeggia la sua vittoria numero 98
di Giorgio Ursicino
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Lunedì 10 Maggio 2021, 10:10 - Ultimo aggiornamento: 13 Maggio, 08:53

Lewis non fa sconti. Nella stagione dei record dà spettacolo. Vestappen è tosto assai. Velocissimo e consistente. Senz’altro un predestinato. Quando il Re Nero ha fra le mani la Stella più luminosa, però, è un’impresa eroica soffiagli la vittoria. Ieri a Montmelò è andata così. La Mercedes, forse per la prima volta quest’anno, è tornata ad essere la vettura migliore, anche dal punto di vista delle performance. E, sfruttando l’ottimo feeling con le Pirelli che si era intuito già in Bahrain, ha dominato le scena. Per il Re Nero nel 2021 è la terza vittoria in 4 gare. Nell’altra è arrivato secondo. Che sia una battaglia trasformata in un duello lo dimostra il fatto che l’altro trionfo è andato a Max che è arrivato pure 3 volte secondo. I primi due posti, insomma, sono riservati alla coppia più bella, per il momento restano una chimera anche per Valtteri Bottas che guida l’altra Freccia d’Argento.

Il finlandese si è dovuto accontentare di una pole e due giri veloci in gara, limitando a fargli compagnia sul terso gradino del podio escluso ad Imola dove è stato centrato a 300 all’ora dal giovane Russel ansioso di salire sulla corazzata di Stoccarda ancor prima che Toto Wolff gli dia il via libera. Per il fenomeno è la quinta vittoria consecutiva sullo stesso circuito, la sesta in totale. Solo il mitico Ayrton Senna era riuscito ad infilare una cinquina consecutiva nel salotto del Principe, la prestigiosissima Montecarlo. Che Barcellona sia un feudo di Stoccarda lo confermano, oltre che 9 pole negli ultimi 9 anni, le 8 vittorie Mercedes. Indovinate quando gli è sfuggito il trionfo? L’anno in cui forse le corazzate tedesche avrebbero doppiato tutti, nel 2016.

Con uno scontro fratricida, Rosberg e Hamilton si affondarono a vicenda, lasciando via libera a Max Verstappen che si acchiappò il primo posto non ancora maggiorenne all’esordio con la Red Bull. Ieri l’olandesino ha fatto ancora una corsa magnifica. Al via, con una manovra chirurgica, ha reso vana la centesima pole del britannico, sverniciandolo alla prima staccata nonostante fosse partito bene. Lewis sapeva di avere un buon passo e non si è messo certo a fare a ruotate, sapendo di avere molte frecce nel suo arco.

Montmelò è l’università delle piste per stabilire qual’è la macchina migliore, ma è anche un tracciato un po’ noioso dove non è facile superare. Anche in fondo al rettilineo principale che è uno dei più lunghi del Mondiale. Lewis controllava, ma si vedeva che ne aveva. Max spingeva come un dannato, ma non riusciva a togliersi dalla coda il muso della Stella.

Al primo cambio gomme una dimostrazione di superiorità: il tulipano anticipa la sosta, l’inglese non lo marca, facendo vedere di avere le gomme ancora buone nonostante avesse guidato nell’aria sporca. Fatto il suo pit stop, Hamilton con le gomme gialle ripiombava sull’avversario, ma quando c’era aria di sorpasso, un’altra mossa di totale controllo: Lewis si fermava una seconda volta e montava ancora le gialle nonostante i giri restanti consigliassero le rosse. Un brivido lungo la schiena faceva capire a Max che il Re Nero aveva lanciato la sua tela, il destino era segnato. Rimonta rabbiosa al ritmo di oltre un secondo e mezzo al giro e sorpasso perentorio proprio nel punto il cui Max era stato irrispettoso. La legge del capo.

Ottima gara della Ferrari e, soprattutto, di Charles Leclerc che nella prima parte della corsa, approfittando del tracciato ostico ai sorpassi, è stato non solo davanti a Perez ma anche a Bottas grazie ad un’eccellente partenza. Per la Rossa dello scorso anno non sarebbe stato facile tenersi dietro una Mercedes e una Red Bull. Certo, c’è ancora da lavorare perché alla fine il ferrarista ha incassato quasi un minuto di ritardo, ma fra due settimane si corre a Monaco, il giardino di casa di Charles e su una pista ad alto carico dove il motore non è fondamentale potrebbe arrivare una bella sorpresa visto che dopo 4 gare non sono ancora riusciti a conquistare il podio. I più forti, d’altra parte, non sbagliano mai e quando Bottas è stato abbattuto, si è infilato Norris con la McLaren ieri un po’ opaco. Sainz, in casa, meno brillante, è arrivato settimo penalizzato da una partenza poco brillante.

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