Giorgio Ursicino
MilleRuote
di Giorgio Ursicino

Ferrari ingaggia Hamilton, dal 2025 inizia una nuova era. Addio a Mercedes dopo aver vinto tutto

Lewis Hamilton, 7 volte Campione del Mondo, dal 2025 pilota Ferrari
di Giorgio Ursicino
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Venerdì 2 Febbraio 2024, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 15:20

Un fulmine che non t’aspetti. Un fiore raro che sembrava non dovesse sbocciare più. La parabola della Ferrari, il team più prestigioso e vincente nei tre quarti di secolo di storia della F1, e quella del baronetto Lewis Hamilton, il pilota con la bacheca zeppa di trofei come nessun altro, s’incroceranno davvero. A confermarlo, in serata, sono arrivati, quasi contemporaneamente, i comunicati Mercedes e Ferrari. Il sette volte campione del mondo concretizzerà il vecchio sogno di cavalcare il Cavallino nel Mondiale prima di porre fine ad una carriera per ora senza uguali. Tutto avverrà il prossimo anno, perché il fenomeno ha esercitato una clausola nel contratto per liberasi un anno prima dall’accordo firmato la scorsa estate.

«La Mercedes fa parte della mia vita da quando avevo 13 anni - ha dichiarato il campione - è giunto però il momento per me di fare questo passo e sono entusiasta di affrontare una nuova sfida. Sarò per sempre grato per l’incredibile supporto a questa squadra che è stata la mia famiglia. Ho trascorso 11 anni meravigliosi». Dall’Emilia poche parole. «Hamilton entrerà a far parte della Scuderia dal 2025 con un contratto pluriennale». Sainz, il sacrificato, ha commentato con stile: «Questa sarà la mia ultima stagione in Ferrari. Darò tutto il possibile». Lewis ha un primato molto speciale. Quasi unico. Che meriterebbe sicuramente un premio fedeltà. Ha corso infatti i 332 GP, vincendone 103, ottenendo 104 pole position, 65 giri veloci e quasi cinquemila punti, tutti contando su una power unit Mercedes. Casa della quale è driver ufficiale dal 2013 ed ha conquistato 6 dei suoi 7 titoli.

Alla soglia dei 4 decenni, Lewis cambia tutto ed ha lo smisurato coraggio di rimettersi in discussione su una monoposto rossa dopo tanti anni d’argento. In qualche modo segue le orme di Schumi che ha trovato gloria proprio sull’asse Maranello-Stoccarda. La scelta merita rispetto perché non è affatto facile. Il sogno, come fece Michael, è riportare il Campionato in Italia dopo un digiuno di quasi vent’anni. L’impresa coinciderebbe con il suo ottavo titolo, un bottino unico che staccherebbe anche Schumacher appaiato a quota sette. Indubbiamente un’avventura del genere è molto più ardua che chiudere la giostra fra le mura di casa, dove conosce tutto e tutti. Una dimostrazione di coraggio e audacia appannaggio esclusivo di un fuoriclasse.

Su questo punto nevralgico dovrebbe aver fatto leva il novello Richelieu Frédéric Vasseur che mette in cassaforte un colpo magico, fiore all’occhiello di qualsiasi Team Principal.

Fred non doveva cercare qualche vittoria, aveva il compito di aprire un ciclo. E per far ciò serve una astronave perfetta e un team granitico. Sulla vettura vedremo in pista cosa saranno capaci di fare, un dream team del genere come piloti è sicuramente il massimo. Ma il generoso suddito di Sua Maestà, che ha sempre pensato di essere il più forte di tutti da quando andava in kart, va incontro a difficoltà e rischi non di poco conto. A Maranello è arroccato il Principino, l’ex enfant prodige che è ormai stufo di fare solo il predestinato.

Quando arriverà l’inglese, il monegasco avrà corso per Maranello già da 6 anni e da 10 fa parte della Driver Academy. Entrare lì è come infilare la mano nella tana di un lupo inferocito. Tutti conoscono le doti di Charles. Hamilton per primo. I due, per quello che conta, sono pure amici. Faccia d’angelo è velocissimo. Ed ha un cuore grande così. Quando la macchina c’è, ha già dimostrato di non temere neanche Max Verstappen. Ha 25 anni e il posto accanto al suo nel box è sicuramente scomodo per chiunque, anche per Lewis. In più, Charles potrebbe essere addirittura Campione del Mondo con la Ferrari quando arriverà l’anglosassone. Vasseur, nel tessere la sua tela, ha lavorato su entrambi i fronti, convincendo i piloti che non c’è ragione di temere il futuro compagno. Solo un profondo conoscitore di come sono fatti i piloti poteva riuscire in un’acrobazia del genere.

D’altra parte l’ingegnere francese è l’unico sul pianeta a poter vantare di essere stato sul ponte di comando quando, sia Hamilton che Leclerc, più o meno alla stessa età ma in decenni diversi, hanno dominato il Campionato di F2. Di uno così non ti puoi non fidare ciecamente. Ma potrebbero sorgere altre difficoltà. Se dopo due Stelle fallimentari, James Allison farà una Freccia d’Argento vincente sarà dura scendere dal bolide. Altra cosa complicata è che alla fine del 2025 inizia un nuovo ciclo tecnico con motori profondamente diversi e sarà dura buttare tutto il lavoro fatto il primo anno. In ogni caso, sulla scelta ha influito molto anche la spinta del Presidente, da sempre estimatore di Lewis. Oltre ai conti pieni di profitti illustrati ieri, Elkann aveva puntato su questa manovra quando ha ingaggiato Fred.

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