Volontariato, Viterbo aspira a diventare capitale europea

Volontariato, Viterbo aspira a diventare capitale europea
Prima ci sono state Barcellona e Lisbona. Prendere il loro posto? È una questione di volontà. O meglio, di volontariato. Viterbo punta a diventare capitale europea del terzo...

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Prima ci sono state Barcellona e Lisbona. Prendere il loro posto? È una questione di volontà. O meglio, di volontariato. Viterbo punta a diventare capitale europea del terzo settore proprio nell'anno del Giubileo, correndo – tra le altre – contro Roma e Londra. «Ma aver presentato la candidatura è già una vittoria», assicura il presidente del consiglio comunale Marco Ciorba. Intanto c'è un nuovo delegato al volontariato: è Paolo Moricoli.


Il dossier è stato presentato lunedì. Viterbo caput Italiae, per il momento: «Siamo stati i primi a consegnarlo. La giuria internazionale – dice Ciorba – ogni anno valuta circa duemila comuni. Il nostro è un progetto di comunità, hanno collaborato consiglieri sia di maggioranza che di opposizione». E infatti dentro ci sono un po' tutti: dall'Asl al Centro servizi volontariato, fino alla Diocesi.

L'ha presa larga il presidente del consiglio, che fino all'elezione a questa carica aveva la delega sul tema. È stato un esempio di programmazione. Il vincitore verrà decretato il 5 dicembre, giornata internazionale del volontariato, il lavoro è iniziato lo stesso giorno di un anno fa. «Abbiamo chiesto una scheda di sostegno a tutte le associazioni – continua – su cui poi è stato costruito il dossier. Roma ci ha preso come modello, è già una piccola vittoria. Dentro ci sono il festival del volontariato, su cui siamo molto forti, la cena di solidarietà, dove i ragazzi speciali sono i primi a mettere la faccia, o la Città a colori. Cercate su Google: è difficile trovare iniziative simili». Il settore vale. Oltre 1,3 milioni, per la precisione. È quanto si trova nel bilancio del comune: il 2 per cento del totale.



L'ufficializzazione dell'assegnazione del volontariato a Moricoli è arrivata durante la presentazione dal sindaco Leonardo Michelini. Il neo delegato stuzzica la Capitale: «Anche loro hanno chiesto le schede alle associazioni, ma a quattro giorni dalla scadenza dei termini». La consulta comunale del volontariato è nata nel 1991, quando Michelini era consigliere: è stato tra i promotori. «Vogliamo creare una struttura per le associazioni – spiega il sindaco - dotata di ascensore». Sarà su uno dei tre livelli all'ex tribunale. Okay, ma se si vince che succede? «Avremo una convenzione con i centri europei del volontariato – conclude Ciorba – e varie manifestazioni. Intanto abbiamo pensato a un percorso condiviso con il comune di Roma, visto che andiamo verso il Giubileo». In soldoni, invece, si entrerebbe in un circuito favorevole per ottenere finanziamenti dall'Ue. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero