Università della Tuscia: 25 borse di studio a matricole in difficoltà e ai neogenitori

Il rettore Stefano Ubertini
Università della Tuscia: bandite 25 borse di studio per le matricole in difficoltà e per i neogenitori. La domanda di partecipazione alla selezione dovrà...

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Università della Tuscia: bandite 25 borse di studio per le matricole in difficoltà e per i neogenitori. La domanda di partecipazione alla selezione dovrà essere presentata, sotto pena di esclusione, mediante compilazione del modulo disponibile nel sito web dell’Ateneo (sezione “Studenti-  “Servizi agli Studenti”– “Bandi e Premi”_ http://www.unitus.it/it/unitus/servizi-agli- studenti/articolo/borse-di-studio1) all’email protocollo@pec.unitus.it.

«Il nuovo bando per il diritto allo studio – rivela il rettore Stefano Ubertini - riguarda 25 borse di studio di euro 500 ciascuna per sostenere altrettante matricole in difficoltà per eventi che si siano verificati tra il 1° gennaio 2021 ed il momento della presentazione della domanda. Venti borse sono suddivise equamente tra nuovi iscritti, o loro familiari, che abbiano subito gravi patologie, studenti che abbiano avuto familiari deceduti, famiglie che abbiano incontrato difficoltà economiche o vissuto calamità naturali».

Ma il bando contiene una novità assoluta: le restanti cinque borse di studio, infatti, sono riservate agli studenti che, nello stesso arco cronologico, siano diventati per la prima volta genitori. La domanda per conseguire queste borse di studio va presentata entro il prossimo 15 ottobre. Nel caso in cui le domande dovessero superare le risorse disponibili, la borse saranno assegnate agli studenti con ISEE familiare più basso.

 «Questo bando ribadisce il grande impegno profuso anche quest'anno da Unitus per il diritto allo studio - sottolinea Andrea Genovese, delegato del rettore al diritto allo studio - a dimostrazione che l’Ateneo è sempre al fianco degli studenti, a maggior ragione quando vivono la gioia di diventare genitori o si trovano a vivere un momento di difficoltà nel delicato frangente dell’iscrizione all'università».

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Il Messaggero