Nelle casse mancano 19 milioni. Luisa Ciambella, vice sindaco e assessore al Bilancio al Comune di Viterbo, preferisce però parlare di «non riscosso degli ultimi 15 anni che...
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E come mai?
«Le liste di carico sono in possesso delle Esattorie e, nonostante le ripetute richieste, lì sono rimaste. Per questo abbiamo avviato un’altra azione legale».
Solo che i dipendenti che dovrebbero lavorarle sono tre e il servizio Esattorie non esiste più...
«Vorrei chiarire che il buco della riscossione delle multe non esiste perché gli atti sono stati inoltrati e perché il ruolo viene completato ogni quattro anni. Preciso poi che Esattorie riscuoteva circa il 20%».
Resta il fatto che su un ammontare di oltre 1.600.000 euro il Comune ne ha incassati soltanto 51.000.
«Non è esatto perché il coattivo dura quattro anni e quei 51.000 euro sono riferiti alle multe che Equitalia ha potuto lavorare con l’invio del primo bollettino. La procedura dura altri tre anni. Alla fine dell’iter se l’incasso sarà ancora di 51.000 euro, be’ avrà avuto ragione lei».
Assessore, lei sostiene che Equitalia non collabora. L’ufficio tributi è in sofferenza. Le chiedo, come pensa l’amministrazione di recuperare questi soldi?
«Procederemo contro l’azienda e potenzieremo il servizio tributi. Affronteremo almeno le emergenze».
Il mancato arrivo dei bollettini Tari è un’emergenza.
«Sono rimaste da disaggregare 8.000 posizioni, stiamo utilizzando nuovo personale e stiamo facendo miracoli per inviare i bollettini entro il 31 dicembre. Questo non significa che se arriveranno il 10 gennaio, mi dovrò vergognare. Nel frattempo naturalmente dovremo continuare a pagare il servizio di Igiene Ambientale».
Magari con un’anticipazione di cassa...
«E’ possibile, come è accaduto in passato».
Servirà una manovrina?
«Nel caso potremmo aggiungere ulteriori tagli ai 178.000 euro già decisi e bloccare gli impegni di programma». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero