Scuola, Cotral ai dirigenti: "Faremo il possibile, ma basta polemiche inutili"

Un pullman del Cotral
“Come azienda, siamo abituati a modificare costantemente i nostri orari in funzione delle esigenze delle scuole. I dirigenti sanno benissimo che tutte le richieste vengono...

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“Come azienda, siamo abituati a modificare costantemente i nostri orari in funzione delle esigenze delle scuole. I dirigenti sanno benissimo che tutte le richieste vengono costantemente prese in esame e se possibile accolte. Questo però non vuol dire che il Tpl abbia la possibilità di lavorare a risorse infinite”. Il direttore generale di Cotral, Giuseppe Ferraro, risponde alla dirigente scolastica dell’Iis Farnese, Andreina Ottaviani, che aveva lanciato un appello all’azienda, chiedendo che ascoltasse i presidi per sciogliere i nodi delle corse in vista del 14 settembre e lamentando l’assenza di informazioni a un mese dalla riapertura.


“L’orario scolastico di Cotral è consultabile on line sul sito cotralspa.it dall’inizio del mese di luglio, ma nonostante lo sforzo dell’azienda per organizzare al meglio il servizio alla luce della riduzione dei posti a bordo bus, le informazioni che arrivano dalla scuole non permettono di effettuare una programmazione del servizio calibrata su numeri e orari reali e consolidati”, replicano. La società ricorda di aver condotto, insieme alla Regione Lazio, uno studio volto a definire puntualmente non solo la dimensione della popolazione scolastica ma anche origine e destinazione degli spostamenti degli studenti sul territorio. In particolare, per il Viterbese sono stati individuati circa 6mila studenti delle superiori come potenziali clienti Cotral che saranno serviti entro le 8.15 da un programma di esercizio di circa 175 corse.

Dati ricavati “attraverso l’acquisizione delle anagrafiche delle scuole del Lazio, fornite dall’Ufficio scolastico regionale, sulla base di ipotesi prudenziali sviluppate anche utilizzando i dati di vendita degli abbonamenti dedicati agli studenti”. Ma il quadro emerso potrebbe non essere così fedele alla realtà. “Purtroppo, in molti casi – continuano dall’azienda - i dati forniti sono risultati incompleti se non lacunosi, perché non raccolti in ottica di mobility management. Ad esempio, nella gran parte dei casi le anagrafiche riportavano unicamente la residenza invece del domicilio effettivo e non era presente alcuna informazione su dove iniziasse il viaggio, con quale mezzo, a che ora lo studente si muovesse da casa e quale fosse il punto di accesso alla rete di trasporto collettivo. Informazioni decisive che avrebbero garantito un prezioso bagaglio per la pianificazione dei servizi di trasporto non solo di Cotral”.

Oltre a lamentare l'assenza di informazioni certe, dall’azienda sottolineano anche un altro aspetto: “Le scuole – puntualizzano - nonostante la possibilità offerta dai vari decreti di distribuzione degli ingressi al fine di appiattire la curva di domanda, sembra siano orientate a non sfruttare le fasce di morbida per problematiche connesse all’organizzazione del lavoro scolastico.


Dopo il bastone, la carota: “Tuttavia rimane da parte di Cotral la volontà di offrire il miglior servizio possibile. Per questo motivo, dalla prossima settimana l’azienda metterà a disposizione dei presidi una piattaforma dove integrare le informazioni relative alle proprie scuole e alle necessità di spostamento dei propri studenti”. Dal direttore generale, infine, un'apertura: “Nella difficile situazione generata dall’emergenza Covid – 19 l’appello - conclude Ferraro - è ad una maggiore e fattiva collaborazione affinché si possano trovare le migliori soluzioni per ripresa dell’anno scolastico, senza inutili polemiche.”

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Il Messaggero