VITERBO - Al richiamo della Procura che la invita a mettere sotto tutela il patrimonio storico e artistico del complesso dei Ss Simeone e Giuda, la Asl ha risposto invitando a sua...
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Della «opportunità del trasferimento ad altra sede» si parla in una nota inviata all’Ares e per conoscenza alla stessa Procura. Anche se la Asl fa sapere che è da interpretare: ossia, nessuno vuole cacciare sala operativa e ambulanze dal complesso il cui accesso principale è su viale Capocci, però l’Ares deve provvedere con le sue risorse a vigilarlo.
Anche se in tutto sono 2500 mq su più piani di cui il 118 dispone solo in piccola parte ed è una grana da poco in tempi di deficit della sanità laziale. Del resto pure le casse della Asl non godono di ottima salute e non può davvero permettersi investimenti milionari per ristrutturare un sito sì di pregio, ma che casca a pezzi. Da qui l’idea di venderlo al migliore offerente.
È l’assessore Alvaro Ricci a svelare il piano, deliberato dalla Asl nel 2013, «mi preoccupai della destinazione d’uso», dice. C’è di più: il bene è vincolato ex lege come tanti altri immobili viterbesi che, però, negli anni sono stati svenduti come se niente fosse ai privati.
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Il Messaggero