OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Caso Palamara, azioni disciplinari anche per il procuratore capo di Viterbo Paolo Auriemma. Sono 27 i magistrati per i quali la Procura generale ha già esercitato l'azione disciplinare per i fatti emersi da chat e intercettazioni relative al caso Palamara.
«Ho fornito linee guida - ha detto il Pg della Cassazione, Giovanni Salvi, parlando al Csm - per fare chiarezza su quali siano e quali no i comportamenti disciplinarmente rilevanti. Ho ricevuto anche critiche, ma questo è il momento di assumersi le proprie responsabilità". Il procuratore Salvi avrebbe aperto un procedimento disciplinare per il procuratore Auriemma perché avrebbe interloquito con Palamara, esprimendo il proprio assenso o dissenso sulle pratiche del Csm in grado di avere ripercussioni sulla sua campagna elettorale.
Procedimenti disciplinari anche per tre ex consiglieri del Csm (oltre a Marco Mancinetti che si è dimesso a settembre), e due presidenti di tribunali.
A pubblicare i loro nomi come destinatari di alcune delle 16 azioni disciplinari, promosse dopo le 11 sfociate in giudizi davanti al Csm, è il sito on line dell’Espresso. Il procuratore generale per 11 magistrati ha già chiesto il giudizio. Per gli altri 16 ha invece inviato le contestazioni e a breve deciderà se chiedere il giudizio di fronte alla commissione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura.
Agli atti del pg Salvi tutte le intercettazioni che avrebbero inchiodato Luca Palamara e messo in una posizione scomoda tutti gli altri, rivelando retroscena su candidature, nomi da spingere o da cancellare. Dalle chat e dalle intercettazioni emergerebbe sistema rodato che coinvolgeva tutte le correnti dei magistrati in guerre trasversali.
Palamara è stato radiato dalla magistratura il 9 ottobre scorso. La decisione è stata presa dalla sezione disciplinare del Consiglio superiore della magistratura, che ha accolto la richiesta della Procura generale della Cassazione, condannando l’ex presidente dell’Associazione nazionale magistrati alla massima sanzione prevista.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero