Aggredisce e palpeggia sconosciuta davanti a una frutteria, oggi l'interrogatorio del 34enne

Polizia
Aggredisce, palpeggia e minaccia giovane donna, questa mattina l'interrogatorio di garanzia del 34enne pakistano. ...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Aggredisce, palpeggia e minaccia giovane donna, questa mattina l'interrogatorio di garanzia del 34enne pakistano.

L'uomo che giovedì scorso avrebbe aggredito sessualmente una donna che per caso era entrata nel negozio di frutta e verdura di piazzale Gramsci comparirà oggi davanti al gip del Tribunale di Viterbo.
Il giudice Poli ha già convalidato l'arresto della polizia nonostante lui non si sia presentato alla convalida evadendo dai domiciliari.
La violenza sessuale si sarebbe consumata una settimana fa. L’uomo, completamente ubriaco, alla vista della donna avrebbe iniziato a gridare «Siamo tutti fratelli, io sono musulmano», dopo di ché avrebbe iniziato a seguire la ragazza tentando un approccio sessuale.
 La donna, consigliata dalla sua amica, si è chiusa nella macchina ma il 34enne con un piano in mente si è sdraiato sul cofano per impedirle di partire e mentre lei, sempre più spaventata chiedeva aiuto, ha iniziato a farle il gesto di tagliarle la gola. 
La donna a quel punto ha chiesto l’intervento del 113 e mentre era al telefono con i poliziotti l’uomo ha infilato una mano nel finestrino dell’auto e le avrebbe più volte palpeggiato il seno e il sedere.
All’arrivo della volante la donna sotto shock è stata portata al pronto soccorso sotto gli occhi del pakistano che non si sarebbe nemmeno allontanato dal luogo del reato.
Oggi il pakistano potrà fornire la sua versione dei fatti alla giudice del Tribunale di Viterbo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero