Elezioni comunali, le imprese contro il vuoto delle idee

Il municipio di Viterbo
Sull'immobilismo (progettuale) della politica viterbese alzano la voce anche gli imprenditori del settore costruzioni. Dopo l'appello del rettore dell'Unitus,...

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Sull'immobilismo (progettuale) della politica viterbese alzano la voce anche gli imprenditori del settore costruzioni. Dopo l'appello del rettore dell'Unitus, Alessandro Ruggieri, ai candidati sindaco perché pongano il tema università nei loro programmi, arriva la sollecitazione dell'Ance (associazione costruttori edili). Che confida di guardare «con estrema attenzione questa fase preliminare al rinnovo del consiglio comunale» e di attendere l'avvio di «un sano e costruttivo dialogo con le forze politiche e con i candidati per confrontare proposte programmatiche». Attesa purtroppo destinata a durare.


L'organismo presieduto a Viterbo da Andrea Belli rimarca come «estremamente delicata per lo sviluppo della città» l'attuale fase politico-programmatica. Un concetto perfino ovvio, ma che buona parte della così detta classe politica locale oggi ignora. A un centrodestra prigioniero dei veti incrociati sul nome del candidato da indicare (riproposizione in dimensione tusciana dei dilemmi sul governo), si riflette un centrosinistra con le gomme bucate in preda all'ennesima resa dei conti interna. Un favore elettorale alle liste civiche che si agitano in città; e un regalo al M5S, se solo i grillini viterbesi se ne fossero accorti.

Eppure l'Ance, dal suo punto di vista, ritiene «fondamentale sottolineare come un sindaco non debba solo esprimere l'unità e la coesione di una maggioranza, ma anche il soggetto deputato a intraprendere e coordinare i rapporti istituzionali con gli enti sovraordinati». Una critica al primo cittadino uscente e un auspicio per il prossimo, augurandosi «che tutti gli schieramenti possano individuare figure di comprovata autorevolezza e capacità».


Il desiderio degli imprenditori è mutuabile con quello di un'intera comunità: «Iniziare a proporre e dibattere sullo sviluppo di Viterbo. Un sindaco autorevole, con programmi credibili e condivisi, rappresenta il miglior biglietto da visita per un territorio che deve affrontare sfide complesse». L'aggiunta: «E' necessario che tutti si prendano le proprie responsabilità, anche guardando agli errori del passato per cercare di non ripeterli». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero