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Viterbo si tinge di rosso. Come il colore delle zone in cui il sindaco Giovanni Arena ha dovuto introdurre il coprifuoco per evitare che la curva epidemica continui a salire. Che se i contagi non fossero calati sarebbe stato costretto a intervenire, il primo cittadino lo aveva annunciato nei giorni scorsi, sollecitato anche da una nota con cui la Asl gli chiedeva di valutare misure più limitative. E ora quel momento è arrivato.
Sono interdette dalle 18 di ieri alle 24 tutte le aree a rischio assembramento: largo Marconi; piazza della Repubblica; piazza Unità d'Italia; piazza dei Caduti; piazza Martiri d'Ungheria: parco di Valle Faul; via Valle Piatta nella zona delle scale che conducono alla chiesa di Santa Maria della Salute; via San Clemente nella zona delle scale che conducono a piazza san Lorenzo. Dalle 18 alle 5 del mattino (visto che poi alle 24 scatta il divieto per effetto del decreto della Regione) è consentito solo l'accesso, e il deflusso, agli esercizi commerciali legittimamente aperti e alle abitazioni private, nonché il transito con i veicoli ai passi carrabili e alle aree di parcheggio.
“Un provvedimento necessario per evitare la concentrazione di persone in alcuni luoghi in particolare - ha spiegato il sindaco Arena - nonostante i divieti di assembramento vigenti e nonostante le numerose raccomandazioni”.
Due i morti per Covid-19 avvenuti ieri. Oltre al 74enne di Valentano, da giorni ricoverato a Malattie Infettive Covid di Belcolle, si è spenta una anziana di Castiglione in Teverina, ospite della casa di riposo San Raffaele Arcangelo di Bagnoregio. La struttura, isolata ormai da tre giorni, conta 8 operatori contagiati e 21 anziani su 22. A darne l’annuncio nel pomeriggio il sindaco bagnorese Luca Profili: “La donna ha avuto un peggioramento la sera prima, poi le sue condizioni si sono ulteriormente aggravate, anche a causa di un quadro clinico già in precedenza difficile”. E la conferma è arrivata poi anche dall’omologo di Castiglione, Leonardo Zannini. Sempre a Bagnoregio, oggi potranno riprendere le lezioni nelle due classi (II B e III A) che erano state sospese in attesa dei test sugli alunni.
La situazione non è rosea nemmeno nel resto della Tuscia: gli ultimi 136 positivi comunicati dalla Asl appartengono a 31 comuni. Oltre a Viterbo, emerge il continuo incremento registrato a Vetralla (qui tra i 6 nuovi casi, 4 riguardano madre, padre, un figlio e una figlia) ma anche nel triangolo formato da Farnese, Ischia di Castro e Grotte di Castro.
A Nepi il sindaco Franco Vita ha annunciato per oggi la chiusura della sede centrale dell’Istituto Stradella in via Roma, per una nuova sanificazione. La decisione è stata assunta in accordo con la dirigenza scolastica e la Asl, dopo i tre nuovi casi legati ad altrettanti alunni. “Le classi III B e I B della media e la I B delle elementari – ha aggiunto Vita - con mia ordinanza sono poste in quarantena fino all’esito del tampone molecolare a cui gli alunni interessati dovranno sottoporsi. Restano aperte la scuola dell’infanzia e la primaria in piazza del Comune”.
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