«In guerra con l'ape... armato». Nemmeno il Covid-19 è riuscito a fermare don Alfredo Cento, pronto a dargli battaglia pur di mantenere vive le tradizioni e...
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L'emergenza sanitaria da coronavirus ha portato all'annullamento di tutte le iniziative pasquali. «Ma io sono un pastore, mi mancava stare tra la mia gente», dice. Ed è così che si è inventato l'alternativa: «In tanti mi hanno chiamato nei giorni scorsi per la benedizione. Allora mi sono messo a pensare: se non posso entrare nella case, quale alternativa ho?». Semplice: chiamare la protezione civile e salire su un ape, con altoparlante per diffondere la preghiera e le palme come addobbo. Il tutto rispettando le norme di sicurezza: «Non sono mai sceso», sottolinea.
Ieri, in due ore e mezza, ha girato ogni via di Castiglione in Teverina. «Che piacere vedere la gente uscire con le uova o le pizze di Pasqua per la benedizione», racconta. «È stato davvero bellissimo per me: ho visto tutti i fedeli e loro hanno accolto con gioia la mia iniziativa. È stato l'unico momento di letizia in un periodo tanto difficile». E non finisce qui: don Alfredo è già in contatto con i volontari della prociv per fare il giro di tutte le frazioni di Castiglione, fino all'ultima casa.
E mentre sui social le sue foto e i video della sua benedizione on the road impazzano, c'è la corsa a prestargli l'ape o a fargli da autista. E anche il sindaco Leonardo Zannini plaude: «Grandissimo don Alfredo Cento. Se la gente non può andare in Chiesa, la Chiesa va dalla gente. Grazie». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero