Dopo la ztl rinviato anche il consiglio comunale. «Sindaco indisponibile, perché?»

Il sindaco Giovanni Arena
Dopo essersi rimangiato il provvedimento sulla ztl rinviandolo di un mese, adesso salta pure il consiglio comunale. Giovedì tutti a casa per indisponibilità del...

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Dopo essersi rimangiato il provvedimento sulla ztl rinviandolo di un mese, adesso salta pure il consiglio comunale. Giovedì tutti a casa per indisponibilità del sindaco Giovanni Arena, arrivata dopo oltre due settimane, visto che i capigruppo avevano fissato la data già il 14 maggio. Due temi su cui vanno all’attacco Alvaro Ricci (Pd) e Giacomo Barelli (Forza civica).


All’ordine del giorno dovevano esserci le interrogazioni, per la prima volta dopo mesi «La barca non è più alla deriva: ormai è andata a sbattere. E’ un giallo – dice Barelli – perché ci hanno comunicato che il sindaco è assolutamente indisponibile, ma quando abbiamo chiesto il motivo, non lo sapevano». Un forfait poco gradito. «Già al consiglio del 28, Arena il pomeriggio non si è presentato, adesso si scopre che giovedì non può venire. La situazione non è delle migliori, i problemi sul tavolo sono tanti: piscina, rifiuti, ztl». Al posto della seduta ci sarà la capigruppo: si va verso un consiglio sulla piscina il 9 e uno con le interrogazioni l’11.

Ricci punta invece il dito sul rinvio di almeno un mese della ztl, dopo le proteste di un gruppo di imprese, supportate dal consigliere leghista Vittorio Galati. Annunciato mercoledì corso, sul provvedimento si è fatta marcia indietro nel giro di poco. «Arena – spiega il dem – non può farsi impressionare a ogni starnuto: a Viterbo serve un sindaco autorevole, ma così perde credibilità. Giovanni, se fai così ballerai su tutto. Dimostra fermezza sulle scelte. E questa è una giusta». Anche perché secondo lui quando dovrebbe entrare in vigore, il primo luglio, «pensa che cambierà qualcosa? Glielo dico per esperienza pregressa».


Era stato infatti Ricci a introdurre la nuova ztl. «Sono contento che tanta gente la rispolvera. Compresa l’attuale maggioranza, che mi aveva massacrato perché secondo loro che ammazzava il commercio. Meglio tardi che mai. Le proteste sono sempre legittime, ma ci sarà sempre qualcuno che si lamenta». Il consiglio è di andare avanti. «Mi aspetto che prosegua ampliando le ztl nella parte più monumentale, accompagnandola con elementi di attrattività: dalla riqualificazione alla cultura. Anche su piazza del Plebiscito. Non si valorizza riaprendo al traffico, le macchine non portano ricchezza. Quando il sindaco prende una decisione – conclude Ricci - se ne è convinto vada avanti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero