«Lo vedono tutti che la situazione è peggiorata: cosa stanno facendo?». Il campo di battaglia del consiglio straordinario di oggi è quello dei rifiuti,...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Non ci saranno documenti: quella di oggi sarà come una tornata di interrogazioni monotematica. «E’ una giornata dedicata a farci capire cosa stanno facendo. Secondo noi – dice Barelli – l’appalto ponte è come quello vecchio, ma la situazione dell’immondizia è peggiorata e le nuove linee guida non ci sono». La foto, per l’esponente civico, è quella vecchia. «Siamo fermi al 2012, appalto targato Marini. Ci devono spiegare quest’ultimo a cosa è servito».
Barelli aggiunge un po’ di carne al fuoco. «Il 15 settembre è andata a sentenza la causa da 8 milioni di euro sulle utenze. Entro fine anno sapremo l’esito». E a proposito: «Le utenze ora quante sono? Come è stato costruito l’appalto? Devono spiegare ai cittadini perché sta andando peggio di prima. Non c’è neanche più il consigliere che se ne occupa: Marini ha restituito la delega».
A breve ci sarà anche l’udienza di merito del Tar sull’innalzamento della discarica. «Il Comune ha fatto ricorso al Tar contro il provvedimento della Regione Lazio – continua – ma intanto hanno già perso il cautelare. Poi ci dovranno dire pure quando faranno le nuove linee guida: c’è un silenzio totale. E quello che non funzionava continua a non funzionare».
Ieri invece è stato scontro a distanza in quarta commissione, disertata da tutta l’opposizione, su una mozione di Viterbo 2020 relativa al rilancio del teatro Unione. Il problema? Ci è arrivata dopo oltre due anni dalla presentazione, quando è ormai inutile. Da qui l’accusa di Alfonso Antoniozzi di «manifesta incapacità» e la replica del presidente Stefano Caporossi di aver disertato solo per voler «a tutti i costi finire sui giornali». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero