Anniversario Arma, il comandante Antonazzo: «Nell'emergenza controllati 60mila cittadini»

Il comandante Antonazzo e il prefetto Bruno alla cerimonia dell'Arma
206° anniversario della fondazione dell’Arma, cerimonia ristretta, con la sola presenza del comandante provinciale Andrea Antonazzo e il prefetto Giovanni...

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206° anniversario della fondazione dell’Arma, cerimonia ristretta, con la sola presenza del comandante provinciale Andrea Antonazzo e il prefetto Giovanni Brun, alla caserma provinciale.


«E' stato un anno molto impegnativo - ha detto al termine il comandante Antonazzo -, che ha visto un consistente impegno dei militari dell’Arma nel contrasto alla criminalità diffusa ed allo spaccio di droga, caratterizzato soprattutto dall’emergenza sanitaria per il contrasto alla diffusione del Covid-19. Proprio quest’ultima emergenza ha fortemente condizionato la nostra attività, con un impegno senza precedenti nel controllo del territorio, sotto la guida del prefetto Giovanni Bruno, in piena sinergia con le altre forze di polizia e in magnifica collaborazione con l’Asl di Viterbo».

L’attività in questo settore ha visto i militari alle prese con i controlli ai cittadini, oltre 60mila, ed alle attività, con il supporto dei carabinieri del Nas, ma anche la necessità di adottare ogni possibile misura per arginare i rischi per il personale e gli utenti all’interno delle strutture dell’Arma. «Tra le numerose precauzioni adottate - ha detto ancora Antonazzo -, si annovera anche la chiusura temporanea della stazione carabinieri di Onano, ed i rinforzi a quella di Celleno nel periodo in cui il Comune è stato dichiarato “zona rossa”».

I recenti test sierologici sui Carabinieri, condotti grazie ad un protocollo di intesa con la Regione Lazio ed al contributo della Asl di Viterbo, hanno prodotto solo 5 positivi su oltre 650 test effettuati, poi risultati tutti negativi al tampone oro-faringeo, «confermando - ha sottolineato - la validità delle misure adottate. I risultati operativi relativi al periodo giugno 2019-maggio 2020 riflettono una consistente riduzione delle attività criminali in Provincia -  e segnatamente dei furti - a causa della perdurante emergenza sanitaria.

Nel contrasto alla criminalità diffusa sono 294 le persone denunciate per furto (di cui 47 tratte in arresto), paragonabili a quelli dello scorso anno (306 e 50), nonostante la significante  flessione – data l’emergenza in atto – di quelli per i quali procede l’Arma (circa 3600 a fronte dei circa 5200 del periodo precedente), segnando un consistente incremento proporzionale dell’attività repressiva nello specifico settore. 


Un ricordo al termine della celebrazione anche ai due carabinieri recentemente scomparsi, il luogotenente Augusto Gioiosi e l'appuntanto scelto Emiliano Moggi.

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Il Messaggero