Bullicame, il Comune: «Finché Governatori non riparerà i dannio verrà escluso da ogni gara per l'acqua»

Bullicame, il Comune: «Finché Governatori non riparerà i dannio verrà escluso da ogni gara per l'acqua»
«Finché Governatori non riparerà il danno al pozzo San Valentino, continuerà ad essere escluso dalla gara per il Sant’Albino»....

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«Finché Governatori non riparerà il danno al pozzo San Valentino, continuerà ad essere escluso dalla gara per il Sant’Albino». L’assessore Enrico Maria Contardo risponde così al patron della Gestervit, che prima di procedere vorrebbe avere assicurata l’acqua per le sue Terme Salus. Sul fronte opposizione invece Giacomo Barelli (Forza civica) chiede ad assessore e dirigente di venire a riferire in aula, «perché le due posizioni sono inconciliabili».


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La Gestervit era stata eliminata per decorrenza dei termini del soccorso istruttorio, come sostenuto in consiglio dall’amministrazione. Secondo Governatori l’esclusione era dettata dal contenzioso. In realtà i due dicono la stessa cosa. «In sede di gara – dice Contardo - è stato necessario aprire il soccorso istruttorio in relazione alla documentazione che l’unica ditta partecipante aveva trasmesso. Un’ordinanza sindacale del 2014 e una sentenza del Tar del Lazio nel 2015 avevano cristallizzato la responsabilità del danno cagionato al pozzo San Valentino alla Gestervit: alla scadenza dei termini non è pervenuta alcuna documentazione e questo ha determinato l’incompatibilità e l’esclusione».

Non solo: «In caso di ripetizione della gara – continua l’assessore - si verificherebbe la stessa identica situazione: se prima la Gestervit non ripara il danno, verrà di nuovo esclusa. Non esistono dunque nessi tra la riparazione del San Valentino e la concessione del Sant’Albino, perché la normativa e le determinazioni regionali impongono la messa a bando di qualsiasi subconcessione sui pozzi termali».

Il progetto consegnato dalla Gestervit per il ripristino era solo descrittivo: mancavano le tavole. «Il Comune, ricevute le integrazioni, le ha subito trasmesse alla Regione, dopo aver chiesto un parere al direttore di miniera. Che poi Governatori sia preoccupato per l’albergo termale lo posso comprendere, ma è un problema che non possiamo risolvere noi. Se la Regione intenderà trovare una sanatoria, anche provvisoria, è padrona di farlo».


Barelli chiede che il tutto sia chiarito in consiglio. «Vengano a spiegare le gravi dichiarazioni di Governatori – commenta – perché confermano che i dubbi sollevati in passato erano reali. Ci sono due posizioni inconciliabili, due racconti diversi della stessa storia. Intanto non si capisce perché il danno viene riparato. Questa storia va chiarita in aula ed eventualmente anche in altre sedi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero