Viterbo, al bar senza mascherina né green pass: multe per 2.000 euro e chiusura

I controlli dei carabinieri
Senza mascherina e senza green pass: multa per i clienti e per i gestori del bar, oltre a saracinesche abbassate. Dal 6 agosto, data in cui la certificazione verde è...

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Senza mascherina e senza green pass: multa per i clienti e per i gestori del bar, oltre a saracinesche abbassate. Dal 6 agosto, data in cui la certificazione verde è diventata obbligatoria per l’ingresso il locali pubblici e la fruizione di numerosi servizi, di controlli le forze dell’ordine del Viterbese ne hanno fatti parecchi. Gli ultimi in ordine di tempo hanno riguardato il capoluogo. I carabinieri della Compagnia di Viterbo unitamente ai colleghi del Nas hanno effettuato una serie di ispezioni per il rispetto delle normative anti-Covid e la loro applicazione.

Sorvegliati speciali in queste settimane sono soprattutto i luoghi aperti al pubblico. Come uno storico bar di via Cairoli, nel pieno centro del capoluogo. Qui i militari venerdì sono entrati per un’ispezione igienico-sanitaria e strutturale, scoprendo numerose violazioni tra cui alcune relative alle regole imposte per contenere il diffondersi della pandemia. Sono state 5 le violazioni amministrative contestate, con conseguenti sanzioni che in totale ammontano a 2.000 euro. Nello specifico della normativa anti-Covid, all’interno del locale si trovavano clienti sprovvisti della mascherina mentre uno di loro era stato fatto entrare nonostante fosse privo del green pass (o del tampone effettuato entro le 48 ore). L’uomo senza certificato verde dovrà pagare 400 euro, altrettanto ciascuno dei tre con la mascherina abbassata. Stessa cifra per il proprietario del locale che, inoltre, dovrà restare chiuso per cinque giorni a partire da venerdì. Il prefetto Giovanni Bruno, come previsto dalla normativa in materia, potrà inoltre valutare l’opportunità di estendere la chiusura fino a un massimo di 30 giorni.

I controlli continueranno anche nelle prossime settimane perché le regole contro la diffusione del coronavirus nei locali aperti al pubblico vengano rispettati. Un’azione di monitoraggio sul territorio avviata già all’indomani dell’entrata in vigore dei nuovi obblighi. Durante la prima settimana di agosto, tre i locali sanzionati sul litorale: uno a Montalto di Castro, due a Tarquinia. Per tutti cinque giorni di chiusura più una multa tra gli 800 e i 400 euro. Il lungomare delle due località è stato pattugliato da carabinieri, polizia e guardia di finanza anche nei giorni successivi, con ulteriori due attività sanzionate.

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Il Messaggero