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È passato poco più di un mese dalla sconfitta interna nello scontro diretto contro il Messina, che aveva portato alla contestazione di tutti gli spettatori e che sembrava aver messo una pietra sopra le speranze di salvezza della Viterbese. Le tre vittorie consecutive contro Monopoli, Catanzaro ed Avellino hanno riacceso le speranze. I tifosi storici ora credono nella salvezza, ma invitano a non abbassare la guardia.
Gigi Santoni segue la Viterbese da circa 70 anni. «La nostra storia è stata sempre tra alti e bassi - commenta - la mia gioia più bella fu la vittoria del campionato nel ‘68. In queste ultime 10 partite che mancano alla fine della stagione regolare, ci sono a disposizione 30 punti ed io spero che ne otterremo almeno 15. Auspicando poi che avremo indietro i due punti di penalizzazione, arriveremmo a 41 e questa è una quota che potrebbe permetterci di salvarci anche senza passare per la lotteria dei playout.
Dello stesso avviso un altro tifoso storico come Fabrizio Camilli. «Grazie a queste tre vittorie si è riaccesa la speranza - commenta - anche se purtroppo siamo ancora penultimi in classifica. Pensiamo se, contro avversari così forti non fossero arrivati questi successi, dove saremmo adesso. Purtroppo abbiamo perso troppo terreno precedentemente. Mi sembra ci sia un gruppo solido e mi fa molto piacere la crescita evidenziata soprattutto da Alessandro Marotta. Ora speriamo non ci siano altri fattori che destabilizzino l’ambiente, penso ad esempio al giovane portiere Luca Bisogno che adesso sta facendo molto bene. Sicuramente dobbiamo continuare a sostenerlo. Il cammino è ancora lungo e adesso l’importante è non perdere la concentrazione dopo queste tre vittorie consecutive. Sabato prossimo arriva il Picerno ed il pericolo è sempre dietro l’angolo, meglio pensare che affronteremo una corazzata come ad esempio il Crotone. Perché queste 10 partite che mancano alla fine della stagione regolare, per noi devono essere 10 finali».
Anche Bruno Vincenti segue ormai la Viterbese da tantissimi anni e commenta: «La fede gialloblù è fede, non scherziamo». Poi prosegue. «Durante questa stagione abbiamo passato veramente dei periodi molto brutti. Ma adesso io ci credo. Finalmente i giocatori hanno tirato fuori gli attributi e adesso è un buon momento. L’importante sarà non abbassare la guardia nelle prossime partite, a partire da quella di sabato, perché il cammino verso la salvezza è ancora molto lungo. Spero proprio che riusciamo a raggiungere i playout se non addirittura la salvezza diretta».
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