Nel Viterbese impazzano le sagre: dal cinghiale ai maccaroni, dai sapori della Maremma agli arrosticini di pecora

Specialità alla brace nelle sagre del cinghiale
Nel capoluogo sono liberi di passeggiare in ambito urbano (soprattutto nel quartiere dei Cappuccini) alla ricerca di cibo. In altri borghi della Tuscia finiscono invece in padella...

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Nel capoluogo sono liberi di passeggiare in ambito urbano (soprattutto nel quartiere dei Cappuccini) alla ricerca di cibo. In altri borghi della Tuscia finiscono invece in padella o infilzati negli spiedi al fine di farsi rosolare sulla brace ardente. Nel fine settimana trionfa il cinghiale in appuntamenti che fanno rima con la tradizione. A Vetriolo (piccola frazione di Bagnoregio, forse la più suggestiva terrazza sula Valle dei Calanchi, all’orizzonte dominata da Civita di Bagnoregio) fino a domenica 9 torna la festa del “Sus scrofa”, arrivata alla 21ma edizione. Gli stand sono ospitati in piazza Bonaventura Tecchi e sono operativi dalle ore 20.

Accanto a Vetriolo, il cinghiale viene omaggiato anche Soriano nel Cimino, con gli stand sistemati nel Piazzale Papacqua. Nella tre giorni del week-end (con replica dal 14 al 16 luglio) il protagonista della festa sarà servito e condito in vario modo: si va dall’antipasto ai primi (pappardelle bianche o rosse, ragù, scialatielli alla boscaiola) ai secondi (spezzatino, salmì, arrosticini, braciole); venerdì è contemplata solo la cena, mentre sabato e domenica, pranzo e cena.

Dai Monti Cimini passiamo alla costa. A Pescia Romana (campo sportivo) vengono squadernati i “Sapori della Maremma”, arrivati alla nona edizione. Lo stand gastronomico apre dalle ore 19,30 e dispensa piatti della cucina tipica maremmana con alcune specialità di pesce. Il menù elenca: insalata di mare; tortelli alla buttera; trofie zucchine e gamberi, cinghiale alla cacciatora; piatto maremmano (carne alla brace); il 9 a sera, ballo liscio.

Intanto a Canepina ultime tre giornate all’insegna del Maccarone (meglio conosciuto con la dizione “Fieno”): Fieno), una pasta sfoglia all’uovo fatta in casa, così sottile da sciogliersi in bocca, divenuta famosa anche a livello nazionale. “La ricetta originale – spiegano i cultori del prodotto - prevede l’utilizzo di uova e farina e un laborioso procedimento: si prepara una sfoglia molto sottile che dopo essere stata arrotolata su sé stessa, viene tagliata molto stretta e servita in molti modi: con il sugo a base di carne tritata condito con pecorino; ai funghi porcini; all’Ernestina (dal nome della titolare di una famosa locanda).

 Il programma. Oggi: ore 19,30, apertura stand unico in Piazzale I Maggio; ore 21:30 Spettacolo musicale con “Gli amici del ballo”. Sabato 8 luglio: ore 19, 30, apertura stand; ore 21, 30, spettacolo musicale con “Piero Aldini”. Gran finale, domenica 9 luglio: ore 12, 30, apertura Stand unico in Piazzale I Maggio; ore 17:30 manifestazione ludico/cinofila dell’associazione “Lilla onlus” a piazza Garibaldi; ore 19,30, apertura stand; ore 21,30, spettacolo musicale con gli “Sbronzi di Riace”.

La sagra della Pecora di Fabrica di Roma (arrivata alla 12ma edizione) si sposta a Civita Castellana, in viale Fiume Treja (parco vicinale mercato settimanale), fino a domenica, con replica dal 14 al 16 luglio. Il corposo menù comprende maxi impasto del pastore, gnocchi al castrato e all’amatriciana, pecora alla brace, arrosticini, pecora alla callara, costolette fritte, carne alla brace.

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Il Messaggero