Uscita da scuola, c'è l'obbligo della presenza di un adulto. I dirigenti si spaccano sul da farsi

I ragazzi di una scuola secondaria
Le chat dei genitori, soprattutto di quanti hanno figli alle medie, non sono mai state roventi come nelle ultime settimane. Tutta colpa di una sentenza di settembre con cui la...

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Le chat dei genitori, soprattutto di quanti hanno figli alle medie, non sono mai state roventi come nelle ultime settimane. Tutta colpa di una sentenza di settembre con cui la Corte di Cassazione confermava la condanna di un docente e un preside per non aver consegnato a un adulto un ragazzino di 11 anni di Firenze, morto in seguito all'investimento di un autobus dopo essere uscito da solo da scuola. Molti dirigenti scolastici avevano reagito di conseguenza, non accettando che i ragazzini potessero tornare a casa senza che un genitore venisse a prenderli. Insomma, per chi ha meno di 14 anni era scattato l’obbligo che ha gettato nel panico anche nella Tuscia migliaia di famiglie, soprattutto nei casi in cui entrambi i genitori lavorano. Emendamenti bipartisan per risolvere il problema sono stati presentati in Senato: la linea che dovrebbe passare è quella secondo cui i genitori possono autorizzare l'uscita autonoma degli under 14, sollevando l'istituto da ogni responsabilità.


Ma in attesa che in Parlamento si chiariscano le idee, nelle scuole viterbesi il dibattito impazza. E non solo tra mamme e papà che hanno tempestato di telefonate i dirigenti scolastici. Ed è così che i presidi si sono già riuniti una volta, per poi aggiornarsi il 10 novembre. Il dibattito è stato animato e diviso in due fazioni: quelli che, per assicurare che l’istituto non abbia alcun tipo di responsabilità, intendono seguire alla lettera la norma per cui un ragazzino possa essere consegnato solo a un adulto; altri che, invece, sostengono come costringere tutti i genitori a venire a prendere i figli (oltre ai disagi arrecati alle famiglie) potrebbe provocare la congestione del traffico con rischi ancora maggiori per la sicurezza. Al momento, la linea seguita è quella di consentire l'uscita solo alla presenza dei genitori o di un adulto da loro delegato.


Il 10 è prevista la firma da parte di tutti i dirigenti scolastici di specifici documenti congiunti con i quali si informeranno i genitori su come comportarsi nonché di disposizioni operative circa l'uscita di tutti gli alunni degli istituti di istruzione di primo grado. Intanto, le scuole ascolteranno le famiglie, i Comuni e le forze dell'ordine per trovare una soluzione condivisa ad un problema che, fanno notare in molti, fino ad ora è stato risolto solo con la buona volontà dei presidi di assumersi una responsabilità personale e penale, sopperendo al vuoto legislativo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero