UniCoop Tirreno, lavoratori in sciopero. Filcams e UilTucs: «L'azienda non rispetta gli accordi»

Elvira Fatiganti (UilTucs) e Donatella Ayala (Filcams)
"La Coop sei tu, chi può darti di più"? A sentire i sindacati quei tempi sono ormai passati. Tanto che si è arrivati allo sciopero. Oggi i...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"La Coop sei tu, chi può darti di più"? A sentire i sindacati quei tempi sono ormai passati. Tanto che si è arrivati allo sciopero. Oggi i lavoratori di UniCoop Tirreno incrociano le braccia per un’ora a inizio turno per protestare contro il mancato rispetto dell’accordo di maggio. Una protesta indetta a livello nazionale da Cgil, Cisl e Uil, che ha interessato tutti i punti vendita del Viterbese con l’attività di volantinaggio per sensibilizzare i soci e l’opinione pubblica. Si replica il 13 dicembre con lo sciopero generale di 8 ore. 


I motivi? “Vogliamo – spiegano Donatella Ayala della Filcams Cgil e Elvira Fatiganti della UilTucs - risposte concrete sul rispetto dell'accordo del 9 maggio che è stato disatteso dopo soltanto un mese dalla presentazione al Ministero del Lavoro. In base a quell’intesa, avevamo ottenuto gli ammortizzatori sociali per tamponare gli esuberi. Invece, si procede con terziarizzazioni di servizi come quello della pescheria che provocano un aumento degli esuberi, si va avanti con cessioni, procedure di mobilità, mancato confronto  e mancata applicazione degli ammortizzatori”.

Le segretarie continuano: “Intendiamo ottenere risposte chiare e precise su quali siano i progetti della cooperativa e se il piano industriale sarà in grado di tutelare  l’identità che caratterizza UniCoop Tirreno sin dalle sue origini. Al momento – concludono – è in discussione il futuro stesso dell’azienda, visto che al tavolo nazionale è stato confermato che i conti non sono ancora in ordine. Non vogliamo che altri lavoratori, dopo quelli di Terracina dove il punto vendita oggi chiude, facciano le spese di scelte gestionali sbagliate". Il 13 dicembre anche i dipendenti viterbesi saranno a protestare a Roma sotto la sede di LegaCoop. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero