Tifosi malmenati allo stadio di Magliano, condannati quattro attivisti di destra

Tifosi malmenati allo stadio di Magliano, condannati quattro attivisti di destra
Aggressione neofascista al campo di calcio di Magliano Romano: per il gruppo di giovani viterbesi imputati è arrivata la condanna da parte del tribunale di Tivoli, emessa ieri...

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Aggressione neofascista al campo di calcio di Magliano Romano: per il gruppo di giovani viterbesi imputati è arrivata la condanna da parte del tribunale di Tivoli, emessa ieri pomeriggio.


La pena più pesante è toccata al 33enne Ervin Di Maulo, condannato a 4 anni di reclusione; pena comunque inferiore ai 5 anni e mezzo richiesti dall'accusa. Tre anni - invece di tre anni e mezzo - all'ex candidato sindaco per Casapound alle ultime elezioni, il 27enne Diego Gaglini. Stessa condanna per il 27enne Jacopo Magnani e il 24enne Edoardo Fanti.



I giovani fanno tutti parte del gruppo di nove attivisti di estrema destra, tra i 19 e i 33 anni, arrestati lo scorso 16 novembre con l'accusa di lesioni gravissime ai danni di sei tifosi dell'Ardita, squadra dilettantistica di Roma ritenuta vicini ai centri sociali.

I tifosi romani furono aggrediti durante la partita, valida per il campionato di Seconda categoria, che si disputava appunto a Magliano Romano. Alle quattro vittime che si sono costituite parte civile e all'Ardita è stata riconosciuta una provvisionale di 5mila euro ciascuno. Lo scorso 10 luglio la sentenza era stata rinviata, a sorpresa, per sentire tre testi chiesti dal pm Gabriele Cuzzolino.



Le difese, che hanno già preannunciato appello, hanno insistito sull'impossibilità di considerare gli imputati come coloro che avevano preso parte all'aggressione in quanto nelle due auto fermate c'era un solo passamontagna. I giudici hanno inoltre censurato la circostanza che non siano pervenuti i risultati dei due accertamenti del Ris per l'individuazione del Dna sui bastoni, nonché delle celle e dei tabulati telefonici nei momenti a ridosso dell'aggressione.



Per l'accusa una spedizione punitiva di stampo neofascista, nel corso della quale una trentina di "squadristi" incappucciati hanno dato l'assalto alle tribune armati di spranghe e manganelli, spezzando le braccia agli avversari e dandosi subito dopo alla fuga su una decina di auto.

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Il Messaggero