«Troppi furbi in giro». A Tarquinia nuova stretta del sindaco Giulivi. blindate le strade per il Lido

Il sindaco Alessandro Giulivi, Tarquinia
«Troppa gente in giro e soprattutto troppi furbi». Alessandro Giulivi torna a battere i pugni: a Tarquinia arriva una nuova stretta. Dalle 18 di domenica scorsa la...

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«Troppa gente in giro e soprattutto troppi furbi». Alessandro Giulivi torna a battere i pugni: a Tarquinia arriva una nuova stretta. Dalle 18 di domenica scorsa la città è infatti ancora più blindata: sbarrati tutti gli accessi al litorale per i non residenti.


Stop al transito di auto e pedoni nei punti di accesso ai comprensori di Sant’Agostino, San Giorgio, Lido, Marina Velka, Pian di Spille, Voltone e Spinicci. E c’è di più, per i non residenti nel comune di Tarquinia che saranno fermati dalle forze dell’ordine l’obbligo sarà quello dimostrare la presenza sul territorio dal giorno antecedente l’ordinanza. «Pena la denuncia, una multa e l’invito a lasciare il comune». Spiega Giulivi, che non si ferma: «Parecchi, in queste settimane, hanno fatto i furbi giocando con il calendario e accampando scuse poco credibili. Adesso la musica è cambiata, con l’emergenza non si gioca».

Per il sindaco, tra i primi in Italia a vietare l’attività motoria all’aria aperta e vincolare gli spostamenti nei pressi dell’abitazione, l’ordinanza è infatti un ulteriore strumento di difesa. Di più, necessaria, in vista dell’avvicinarsi delle festività pasquali che, complice il meteo favorevole, potrebbe essere un richiamo per decine di turisti e proprietari di seconde case. «Dobbiamo pensare a tutelare la salute dei cittadini, è il nostro primo obiettivo in questa fase dell’emergenza – dice Giulivi –. Gli assembramenti che potrebbero verificarsi, soprattutto nei prossimi giorni, vanno scongiurati per evitare qualsiasi possibilità di contagio». 


L’ordinanza non si spegnerà dopo Pasqua, ma resterà in vigore fino a fine emergenza. Per i residenti, il vincolo agli spostamenti resta quello previsto dal decreto del presidente del Consiglio: motivi di lavoro e stato di necessità. Anche su di loro, Giulivi non ha intenzione di mollare la presa. Per evitare brutte sorprese, ha infatti preparato un piano per potenziare i controlli sul territorio. «Finora abbiamo avuto una ventina di contagiati - conclude Giulivi - La situazione è sotto controllo e vogliamo che ci resti». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero