"Sophia!", dietro il documentario sulla Loren su Raiuno la firma del viterbese Carlo Cozzi

"Sophia!", dietro il documentario sulla Loren su Raiuno la firma del viterbese Carlo Cozzi
"Sophia!", dietro il documentario prodotto da Marco Durante e LaPresse sulla grande attrice di casa nostra, in onda su Raiuno il 20 settembre, c'è la...

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"Sophia!", dietro il documentario prodotto da Marco Durante e LaPresse sulla grande attrice di casa nostra, in onda su Raiuno il 20 settembre, c'è la firma di un viterbese: Carlo Cozzi. Sophia ovviamente è la Loren, Cozzi (nella foto in basso) invece è colui che ha coordinato le riprese a Cinecittà e tutta la postproduzione.

Ci sono voluti mesi di lavoro prima di arrivare alla fine, ma anche la stessa Loren è entusiasta del prodotto. «LaPresse – dice Cozzi - ha acquisito gli archivi fotografici di varie agenzie di stampa e ha materiale di tanti personaggi. Solo della Loren ha 8 mila foto, che ne ripercorrono la carriera dagli esordi a oggi». Foto ma anche video, perché LaPresse «è associata con la americana Ap. E poi ci sono i filmati inediti delle teche Rai e dell'Istituto Luce: da qui abbiamo realizzato un documentario di 100 minuti». Sono state intervistate sei attrici che hanno un legame con Sophia: «O perché ci hanno lavorato insieme, o perché provengono dalla stessa città. Tra queste – continua Cozzi – Lina Sastri, Claudia Gerini, Valeria Solarino».

La sceneggiatrice è Simona Sparaco, il regista è Marco Spagnoli. «Partendo dall'archivio fotografico e dai video anche provenienti da Usa, Spagna e Svizzera e cineteca di Bologna, da qui il primo provino negli anni '50, abbiamo realizzato il documentario, che parte dai primi passi mossi dalla Loren a Cinecittà quando aveva 16 anni, insieme alla madre, che faceva la controfigura di Greta Garbo. Si parla della sua carriera e del suo vissuto personale: il matrimonio con Carlo Ponti, il lavoro con tanti registi, il sodalizio artistico con Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni,  la sua vita privata. L'inizio e soprattutto la fine sono molto toccanti».

Lei appare attraverso il materiale di archivio. Tanto materiale è inedito. «Sono stato chiamato da LaPresse, dopo che ci avevo lavorato nel 2019 – spiega Cozzi - perché cercavano un organizzatore generale per le riprese e il processo di postproduzione. Ho accettato perché la prima serata su Raiuno è una grande conquista a livello professionale. Ho coordinato regista e sceneggiatrice per la scrittura del documentario, tutte le riprese effettuate all'interno del teatro 9 di Cinecittà e all'esterno, la postproduzione. Ci abbiamo lavorato da giugno 2021 a febbraio 2022. La Loren? È entusiasta, le abbiamo inviato tutto in visione».

La data scelta per la prima serata su Raiuno? «Quella del suo 88° compleanno».

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Il Messaggero