"Sophia!", dietro il documentario sulla Loren su Raiuno la firma del viterbese Carlo Cozzi

"Sophia!", dietro il documentario sulla Loren su Raiuno la firma del viterbese Carlo Cozzi
di Massimo Chiaravalli
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Lunedì 29 Agosto 2022, 08:42 - Ultimo aggiornamento: 18:23

"Sophia!", dietro il documentario prodotto da Marco Durante e LaPresse sulla grande attrice di casa nostra, in onda su Raiuno il 20 settembre, c'è la firma di un viterbese: Carlo Cozzi. Sophia ovviamente è la Loren, Cozzi (nella foto in basso) invece è colui che ha coordinato le riprese a Cinecittà e tutta la postproduzione.

Ci sono voluti mesi di lavoro prima di arrivare alla fine, ma anche la stessa Loren è entusiasta del prodotto. «LaPresse – dice Cozzi - ha acquisito gli archivi fotografici di varie agenzie di stampa e ha materiale di tanti personaggi. Solo della Loren ha 8 mila foto, che ne ripercorrono la carriera dagli esordi a oggi». Foto ma anche video, perché LaPresse «è associata con la americana Ap. E poi ci sono i filmati inediti delle teche Rai e dell'Istituto Luce: da qui abbiamo realizzato un documentario di 100 minuti». Sono state intervistate sei attrici che hanno un legame con Sophia: «O perché ci hanno lavorato insieme, o perché provengono dalla stessa città. Tra queste – continua Cozzi – Lina Sastri, Claudia Gerini, Valeria Solarino».

La sceneggiatrice è Simona Sparaco, il regista è Marco Spagnoli. «Partendo dall'archivio fotografico e dai video anche provenienti da Usa, Spagna e Svizzera e cineteca di Bologna, da qui il primo provino negli anni '50, abbiamo realizzato il documentario, che parte dai primi passi mossi dalla Loren a Cinecittà quando aveva 16 anni, insieme alla madre, che faceva la controfigura di Greta Garbo.

Si parla della sua carriera e del suo vissuto personale: il matrimonio con Carlo Ponti, il lavoro con tanti registi, il sodalizio artistico con Vittorio De Sica e Marcello Mastroianni,  la sua vita privata. L'inizio e soprattutto la fine sono molto toccanti».

Lei appare attraverso il materiale di archivio. Tanto materiale è inedito. «Sono stato chiamato da LaPresse, dopo che ci avevo lavorato nel 2019 – spiega Cozzi - perché cercavano un organizzatore generale per le riprese e il processo di postproduzione. Ho accettato perché la prima serata su Raiuno è una grande conquista a livello professionale. Ho coordinato regista e sceneggiatrice per la scrittura del documentario, tutte le riprese effettuate all'interno del teatro 9 di Cinecittà e all'esterno, la postproduzione. Ci abbiamo lavorato da giugno 2021 a febbraio 2022. La Loren? È entusiasta, le abbiamo inviato tutto in visione».

La data scelta per la prima serata su Raiuno? «Quella del suo 88° compleanno».

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