Racconta di eroi quotidiani Simone Gamberi, 31 anni di Montefiascone. Di visi ambrati dalla polvere dell’incertezza nascosti tra le pieghe di una realtà che...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
E ora?
«Si continua a lavorare con qualche sicurezza in più e la stessa voglia»
Il classico punto di partenza «Come ogni traguardo che si raggiunge. È la linea che seguo da quando mi sono avvicinato alla musica: dalla banda del paese fino alle selezioni per Sanremo giovani. Una corsa che va avanti da più di metà vita vissuta e che continuerà il 14 agosto a Villa Mariani a Vasanello, prima tappa del tour post Covid».
Inaspettato o ci speravate.
«Ci siamo iscritti quasi per scommessa, per riprendere fiato dopo questi mesi in cui è venuto a mancare quella che è la parte migliore del nostro lavoro: il rapporto con il pubblico. Siamo partiti in 800, dopo la prima scrematura abbiamo iniziati a sperarci e appena finita l’esibizione a crederci pure se le critiche non sono mancate».
Del tipo?
«Il testo della canzone è stata la punta dell’iceberg, intorno abbiamo montato un mini spettacolo teatrale. Volevamo fare qualcosa di diverso che unisse suoni e visioni come fosse un cortometraggio girato in piano sequenza che poi è il tema dell’intero album. T.r.e.n.t.a è un viaggio dove i volti che passano lasciano il segno. Prima che storie: persone, l’autentica arte».
In che senso?
«Arte non è solo creazione pittorica, culturale o altro. È, in primo luogo, avere un’arte. Un padre di famiglia che lavora e si ingegna per garantire il necessario alla sua famiglia in mezzo alla difficoltà: quello è un artista».
E Simone Gamberi cos’è?
«Uno che ascolta, osserva, prova a raccontare e qualche volta ci riesce. La musica, per me, è una seduta psichiatrica: mi aiuta a tirare fuori una parte profonda e silente. Nasce sotto forma di racconto, poi incontra maestri come Davide Pistoni (arrangiatore di Claudio Baglioni che ha seguito il disco di Gamberi ndr), e diventa poesia in note» Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero