Avrebbero ottenuto il posto di lavoro millantando il possesso di diplomi falsi. Oppure, avrebbero ottenuto un punteggio maggiore accampando pregresse esperienze lavorative mai...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'inchiesta è nata dalla regioni del nord Italia dove è stato scoperto un giro di diplomi falsi acquistati in alcune scuole paritarie del sud e poi utilizzati ovunque per scalare posizioni sia nelle graduatorie provinciali sia in quelle interne agli istituti. Nella Tuscia, i casi già appurati hanno portato subito alla sospensione dal servizio dei collaboratori scolastici. Ma su di loro indagherebbe anche la Procura di Viterbo per truffa e falso.
Ieri mattina, l'ufficio scolastico provinciale ha indetto alla Egidi una riunione con i sindacati e i dirigenti scolastici, accompagnati dai responsabili delle segreterie. Il responsabile Daniele Peroni ha informato delle anomalie riscontrate sinora, elencando i controlli che ogni istituto dovrà effettuare al suo interno. Da valutare non solo la veridicità dei titoli di studio presentati per l'scrizionie alle graduatorie interne ma anche l'effettivo versamento dei contributo all'Inps per i periodi lavorativi pregressi dichiarati. Inoltre, è stato fornito l'elenco delle scuole paritarie individuate come diplomifici, soprattutto nell'area della Campania. Chi ha prodotto un titolo di studio conseguito lì sarà messo sotto la lente dei controlli. Nel frattempo, i sospesi sono già stati sostituiti, mentre anche l'Usp passerà al setaccio le graduatorie provinciali. Intanto, dalla Cisl Scuola commentano: "Ci batteremo perché i diritti delle persone oneste vengano tutelati e siano perseguiti dalla legge quanti hanno ottenuto un posto di lavoro non avendonone i requisiti e sottraendolo a chi ne è in possesso". Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero