Scuola, nel Viterbese alunni in estinzione: meno 20% nell'ultimo anno

Scuola, nel Viterbese alunni in estinzione: meno 20% nell'ultimo anno
Alla fine dei conti, il calo dovrebbe attestarsi intorno al 20%. Ma i dati definitivi si avranno solo entro la fine del mese. Per ora, di certo c'è che un trend al ribasso come...

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Alla fine dei conti, il calo dovrebbe attestarsi intorno al 20%. Ma i dati definitivi si avranno solo entro la fine del mese. Per ora, di certo c'è che un trend al ribasso come quello attuale non si era mai registrato nel Viterbese: sempre meno alunni sui banchi della Tuscia. E la riduzione maggiore si concentra nella scuola dell'infanzia e nella primaria. Perché si fanno sempre meno bambini e i figli dei migranti, che finora avevano rimpolpato le classi, non bastano più al riequilibrio.


Oggi l'unico numero certo riguarda la materna: in provincia a settembre siederanno 211 bimbi in meno. 
Va peggio per la primaria, dove però i dati sono ancora in fase di elaborazione: qui l'emorragia supera le 200 unità. Un trend negativo che si ripercuoterà nei prossimi anni prima sulle medie, poi sulle superiori. Fino a toccare anche l'università. Per quest'anno, dovrebbe essere più contenuta la perdita nelle secondarie di primo grado, con meno 40 iscritti. E alle secondarie di secondo grado, invece, i numeri sono pressoché stabili. Anche se qui si nota una vera transumanza: perdono iscrizioni i professionali e i tecnici a favore dei licei scientifico, classico e linguistico.

Guadagnano studenti, quindi, il Buratti e il Ruffini a Viterbo, ma anche il Dalla Chiesa a Montefiascone mentre risulta stabile il S. Rosa, dove sono cresciute le scelte per l'indirizzo musicale. Se l'Itis regge, registra un calo il Paolo Savi, insieme all'Orioli.


E ripercussioni inevitabili ci saranno anche per i lavoratori. «Al momento spiega Brunella Marconi, segretaria della Cisl Scuola a livello nazionale gli organici per il prossimo anno sono stati confermati. Ora verranno ripartiti per le diverse regioni in base agli iscritti e a cascata per le province. Solo Roma, nel Lazio, registra un aumento di alunni grazie a un livello di migranti elevato. Il rischio è che il personale assegnato sia maggiore per la Capitale e inferiore per il resto del territorio». Solo in parte si compenserà coi pensionamenti: le richieste presentate all'Inps sono circa 17 per l'infanzia, 51 per la primaria, 18 per le medie e circa 50 per le superiori ma saranno elaborate nei prossimi mes. «Faremo in modo continua Marconi di ridurre al massimo il rischio di soprannumerari nelle scuole viterbesi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero