Oggi l'unico numero certo riguarda la materna: in provincia a settembre siederanno 211 bimbi in meno. Va peggio per la primaria, dove però i dati sono ancora in fase di elaborazione: qui l'emorragia supera le 200 unità. Un trend negativo che si ripercuoterà nei prossimi anni prima sulle medie, poi sulle superiori. Fino a toccare anche l'università. Per quest'anno, dovrebbe essere più contenuta la perdita nelle secondarie di primo grado, con meno 40 iscritti. E alle secondarie di secondo grado, invece, i numeri sono pressoché stabili. Anche se qui si nota una vera transumanza: perdono iscrizioni i professionali e i tecnici a favore dei licei scientifico, classico e linguistico.
Guadagnano studenti, quindi, il Buratti e il Ruffini a Viterbo, ma anche il Dalla Chiesa a Montefiascone mentre risulta stabile il S. Rosa, dove sono cresciute le scelte per l'indirizzo musicale. Se l'Itis regge, registra un calo il Paolo Savi, insieme all'Orioli.
E ripercussioni inevitabili ci saranno anche per i lavoratori. «Al momento spiega Brunella Marconi, segretaria della Cisl Scuola a livello nazionale gli organici per il prossimo anno sono stati confermati. Ora verranno ripartiti per le diverse regioni in base agli iscritti e a cascata per le province. Solo Roma, nel Lazio, registra un aumento di alunni grazie a un livello di migranti elevato. Il rischio è che il personale assegnato sia maggiore per la Capitale e inferiore per il resto del territorio». Solo in parte si compenserà coi pensionamenti: le richieste presentate all'Inps sono circa 17 per l'infanzia, 51 per la primaria, 18 per le medie e circa 50 per le superiori ma saranno elaborate nei prossimi mes. «Faremo in modo continua Marconi di ridurre al massimo il rischio di soprannumerari nelle scuole viterbesi».
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