Schiaffo del Papa, gelateria viterbese inventò il gusto anni fa: «Avevamo previsto tutto»

Una specialità dolciaria dal gusto, al tempo stesso, storico e premonitore. È il gusto del gelato proposto dall’Antica Latteria, rinomata e frequentatissima...

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Una specialità dolciaria dal gusto, al tempo stesso, storico e premonitore. È il gusto del gelato proposto dall’Antica Latteria, rinomata e frequentatissima gelateria di Viterbo - Città dei Papi e sede del primo Conclave della storia - , che tra quelli offerti presenta da anni proprio "Lo schiaffo del Papa".  Uno dei più gettonati sia per coni che coppette, composto da cioccolato e nocciole «rigorosamente locali» e destinato a impennarsi dopo l'episodio che ha visto protagonista Papa Francesco la sera del 31 dicembre. 


Papa Francesco, ristorante napoletano crea i «paccheri del Papa»

«Quando abbiamo letto sul Messaggero.it che a Napoli, dopo quel fatto, si sono inventati i “paccheri del Papa”, ci è subito venuto in mente il nostro Schiaffo del Papa», dice Roberto Zena, che con la famiglia gestisce l'attività in centro città, avviata nel secolo scorso dal padre Ugo a metà degli anni 80. E così da ieri in gelateria, accanto alla vaschetta di gelato in questione, c'è una targhetta con su scritto: “Noi comunque l’avevamo previsto…”. 



L'Antica Gelateria, del resto, lega i suoi prodotti alla tradizione storica. Come i dolci al cioccolato denominati “Schiaffetti di Papa Urbano V”, pontefice tra i tanti che soggiornò a Viterbo nel 14° secolo. Fu lui che ordinò la rivolta contro gli abitanti di Pianoscarano, quartiere storico della città di fronte a quello nobile di San Pellegrino, quello dove si trova il palazzo papale.
 
«I piascaranesi protestavano perché i soldati della scorta del papa si servivano della fontana del quartiere per lavare i loro cani - racconta Zena - ma Urbano V li fece cacciare. Ne nacque una rivolta che vide truppe dell'esercito papale assaltare gli abitanti del quartiere, fino a impiccarli, per poi distruggere le torri delle mura. Ecco, da questo schiaffo papale ai viterbesi è nata l'idea di questo gusto, tra i nostri più venduti, D'estate arriviamo a venderne 20 chili al giorno».  


Gli schiaffetti alla fedele invadente, il Papa si scusa: «Ho perso la pazienza»
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Il Messaggero