Viterbo, boom di tessere del Pd sospette alla vigilia del voto per il segretario provinciale

Viterbo, boom di tessere del Pd sospette alla vigilia del voto per il segretario provinciale
Che congresso del Pd sarebbe, senza una bella bufera? Così, puntuali come le castagne, ecco le polemiche. Stavolta però non strumentali, ma documentate. Ieri...

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Che congresso del Pd sarebbe, senza una bella bufera? Così, puntuali come le castagne, ecco le polemiche. Stavolta però non strumentali, ma documentate. Ieri pomeriggio infatti un gruppo di iscritti ha depositato un ricorso in triplice copia, destinatari la commissione elettorale provinciale, quella regionale e quella nazionale di garanzia del Partito Democratico. Oggetto: alcune presunte irregolarità nei nuovi tesseramenti nel circolo di San Martino al Cimino, uno di quelli del capoluogo (che tutti insieme compongono l'Unione comunale del Pd) chiamati a scegliere sabato prossimo segretario provinciale del partito. I candidati sono due: Andrea Egidi, segretario uscente e appoggiato da ex popolari fioroniani e da altri, e Manuela Benedetti, vicesegretario uscente sostenuta dagli ex diesse (panunziani) e renziani della prima ora come lo stesso Serra.


Nell'esposto sono contestati almeno trenta dei sessanta nuovi tesserati del circolo della frazione. “Nessuno, né gli iscritti né il consigliere comunale Francesco Serra, è mai stato a conoscenza né del luogo né dei giorni né degli orari in cui le operazioni di tesseramento sarebbero avvenute, tranne appunto i nuovi iscritti”. E ancora, sospetto ancora più pesante (anche se solo un sospetto, sia chiaro): “Trenta dei sessanta nuovi iscritti risulta non residente nella frazione di San Martino al Cimino, anche se, come noto, ciascun cittadino deve iscriversi al Pd nel circolo del luogo dove è residente”. Insomma, s'ipotizza una migrazione di massa senza ragioni pratiche, semmai soltanto in vista del voto di sabato. Tutti punti sui quali gli organi interni del partito sono chiamati a fare chiarezza. Si chiede anche la cancellazione degli iscritti sospetti, e una decisione in tempi rapidi, prima del voto di sabato.


Il circolo di San Martino è da sempre strategico per gli equilibri del Pd nel capoluogo. E' il bacino elettorale di Serra (che comunque ha un suo elettorato anche in città), qui i fioroniani sono sempre stati in minoranza, cosa che, se si confermasse anche stavolta, potrebbe impedire loro di fare l'en plein a Viterbo. Vedremo sabato come andrà a finire, ricorsi permettendo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero