Che congresso del Pd sarebbe, senza una bella bufera? Così, puntuali come le castagne, ecco le polemiche. Stavolta però non strumentali, ma documentate. Ieri...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Nell'esposto sono contestati almeno trenta dei sessanta nuovi tesserati del circolo della frazione. “Nessuno, né gli iscritti né il consigliere comunale Francesco Serra, è mai stato a conoscenza né del luogo né dei giorni né degli orari in cui le operazioni di tesseramento sarebbero avvenute, tranne appunto i nuovi iscritti”. E ancora, sospetto ancora più pesante (anche se solo un sospetto, sia chiaro): “Trenta dei sessanta nuovi iscritti risulta non residente nella frazione di San Martino al Cimino, anche se, come noto, ciascun cittadino deve iscriversi al Pd nel circolo del luogo dove è residente”. Insomma, s'ipotizza una migrazione di massa senza ragioni pratiche, semmai soltanto in vista del voto di sabato. Tutti punti sui quali gli organi interni del partito sono chiamati a fare chiarezza. Si chiede anche la cancellazione degli iscritti sospetti, e una decisione in tempi rapidi, prima del voto di sabato.
Il circolo di San Martino è da sempre strategico per gli equilibri del Pd nel capoluogo. E' il bacino elettorale di Serra (che comunque ha un suo elettorato anche in città), qui i fioroniani sono sempre stati in minoranza, cosa che, se si confermasse anche stavolta, potrebbe impedire loro di fare l'en plein a Viterbo. Vedremo sabato come andrà a finire, ricorsi permettendo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero