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Uno scenario surreale quello apparso all’alba alle forze dell’ordine. Sacchi di immondizia accatastati in diversi punti, escrementi umani e rifiuti ingombranti sparsi tra la vegetazione. I piccoli vortici d’aria alzano la polvere sugli ottanta ettari devastati da migliaia di giovani che per cinque giorni hanno dato vita a uno dei rave più grandi del centro Italia. Nella valle di Mezzano, nel territorio di Valentano, non c’è rimasto più nessuno. Alla fine c’è stato l’accordo: «abbandonare l’area e defluire in sicurezza». Una intermediazione che ha visto spegnere la musica a mezzanotte e intervenire alle sei di ieri mattina i reparti mobili della Polizia di Stato e del Battaglione carabinieri di Roma e Firenze.
«Uno sgombero – dicono dalla Questura - di migliaia di giovani e che non ha avuto particolari criticità per quanto riguarda l’ordine e la sicurezza pubblica».
Sette i varchi bloccati attorno all’area e circa 2mila le persone identificate e 700 i mezzi controllati. A ridosso il lago di Mezzano, dove a due giorni dal rave ha perso la vita un giovane di 24 anni, all’arrivo delle divise c’era ancora qualche giovane che stava facendo il bagno; è stato fatto rivestire per poi essere accompagnato all’uscita. Sulla provinciale che porta a Pitigliano (Grosseto), un check in delle forze dell’ordine ha proceduto al controllo dei partecipanti i quali la maggior parte di loro hanno preso la strada verso la Toscana. I controlli dei carabinieri delle Compagnia di Tuscania e Montefiascone si sono visti anche a Bolsena e nelle zone limitrofe di Valentano, dove sono state effettuate diverse perquisizioni che hanno portato al sequestro di hashish e marijuana.
I reati contestati nel rave sono: invasione di terreno, furto e danneggiamento. Nel centro di Valentano, a piazza Diaz, fino al primo pomeriggio di ieri c’era ancora un via vai di forze dell’ordine. I residenti sono comunque tranquilli. «Qui da noi non abbiamo avuto particolari problemi – dice un commerciante del posto -. In paese si è visto qualche giovane ma è stata la forte musica che non ci ha fatto dormire per giorni».
Il sindaco della cittadina Stefano Bigiotti dice che «è stato finalmente ripristinato lo stato di diritto a Valentano. Mi auguro che criticità del genere non debbano mai più ripetersi su tutto il territorio italiano, anche per il dovuto rispetto verso chi opera con grande sacrificio e difficoltà nel rispetto delle regole, della proprietà privata e dell’ambiente. Ringrazio tutte le forze dell’ordine – aggiunge il sindaco - per l’impegno costante profuso per tutta la durata del rave abusivo e in particolare per aver consentito di ripristinare la legalità nel nostro territorio, sgomberando l’area occupata già nelle prime ore dell’alba. Un lavoro difficile e delicato – conclude Bigiotti - coordinato con estrema dedizione e perizia dal prefetto e dal questore di Viterbo, che hanno posto particolare attenzione nel contenere il livello di rischio generato sul territorio del comune di Valentano».
Dichiarazioni finali arrivano anche dalle forze politiche: «Chiederò un confronto costruttivo al vertice del Viminale e del dipartimento di polizia - dice il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri - per verificare, anche come parlamentare eletto da quel territorio che ha subito questa sciagura, come si debba agire in via preventiva.
Il Messaggero