Rapina una ottentenne, evade dai domiciliari in Italia e finisce in una cella romena

Un'aula di Tribunale
Scappa dal carcere italiano per finire in uno romeno. Un operaio trentenne ad agosto 2017 fu arrestato dai carabinieri dopo una serie di rapine. Ma prima di presentarsi...

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Scappa dal carcere italiano per finire in uno romeno. Un operaio trentenne ad agosto 2017 fu arrestato dai carabinieri dopo una serie di rapine. Ma prima di presentarsi davanti al giudice per la convalida decise di far perdere le sue tracce. 

L’uomo, che poco tempo prima aveva lasciato la sua patria in cerca di fortuna, appena rimise piede in Romania fu arrestato. Un arresto improvviso causato da fatti precedenti, probabilmente quelli per cui aveva deciso di espatriare. Viterbo intanto emise un ordine di cattura europeo. Caduto nel vuoto visto che l’uomo era già in cella. Ieri davanti al collegio del Tribunale di Viterbo sarebbe dovuto iniziare il processo a suo carico. 

L’operaio deve risponde di rapina, lesioni ed evasione. Durante l’estate di tre anni fa si intrufolò a casa di una ultraottantenne di Villa San Giovanni in Tuscia, approfittando delle finestre aperte per via dell’afa della notte. La donna che però non dormiva lo sorprese a frugare nei cassetti si mise a urlare e lui la scaraventò a terra dopo averle strappandole la catenina d’oro dal collo, procurandole lividi e contusioni.

Il trentenne romano fu arrestato pochi giorni dopo dai carabinieri della compagnia di Ronciglione e della stazione di Blera, e gli erano stati concessi i domiciliari. Col permesso, di uscire per recarsi in Tribunale per la convalida dell’arresto. Tribunale in cui però non è mai entrato.

Il collegio ieri mattina per cercare di superare il problema e riuscire a far partire le udienze ha deciso di provare a fare il processo da remoto, ovvero con un collegamento internet dell’imputato dal carcere romeno. Prima di tutto questo però bisognerà rintracciare le parti. Nel frattempo la Procura ha chiesto la revoca della misura e del mandato di cattura internazionale. Il processo, davanti al collegio del Tribunale presieduto dalla giudice Silvia Mattei, riprenderà a metà febbraio, quando dovrebbe arrivare la soluzione per celebrare le udienze.

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Il Messaggero