Processo per l'omicidio Fedeli, parlano i testi dell'accusa: «Pang era rimasto senza soldi»

L'esterno del luogo dell'omicidio
L'impronta dell'assassino impressa sulla testa del negoziante Norveo Fedeli. E' quanto emerso ieri durante le testimonianze degli agenti della Scientifica che il 3...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
L'impronta dell'assassino impressa sulla testa del negoziante Norveo Fedeli. E' quanto emerso ieri durante le testimonianze degli agenti della Scientifica che il 3 maggio scorso entrarono nel negozio di via San Luca. Dove fu trovato senza vita il commerciante viterbese. Ieri durante l'udienza in Corte d'Assise è stata ripercorsa tutta l'indagine.


A testimoniare l'allora capo della Squadra mobile, gli ispettori di polizia, finanza e scientifica che hanno seguito il caso. «Dalle telecamere abbiamo notato un giovane straniero che camminava per via San Luca con una busta su una scarpa, abbiamo guardato a ritroso le telecamere, notando che giorni prima era entrato lì». Michael Pang, grazie alle foto prese dai video, verrà fermato il giorno dopo a Capodimonte.

«Abbiamo analizzato le carte di credito e debito - ha affermato il finanziere - e non c'era copertura». Pang quindi sarebbe stato a corto di denaro. «Voleva entrare in affari con me - ha raccontato un pakistano che ha un locale in centro - e prendere un fast food a Vetralla. Ma non aveva più soldi, mi disse che il padre non voleva più dargliene, ma che avrebbe venduto l'orologio».
  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero