Il prefetto Piermatti a forze dell'ordine e sindaci: «Rafforzare i controlli degli obiettivi sensibili»

Il prefetto Piermatti a forze dell'ordine e sindaci: «Rafforzare i controlli degli obiettivi sensibili»
Rafforzamento dei controlli di sicurezza nella Tuscia. E' quanto stabilito dal comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, riunito sabato sera dal prefetto Rita...

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Rafforzamento dei controlli di sicurezza nella Tuscia. E' quanto stabilito dal comitato provinciale ordine e sicurezza pubblica, riunito sabato sera dal prefetto Rita Piermatti dopo le stragi di Parigi. Presenti rappresentanti di tutte le forze dell'ordine sul territorio.


Il comitato ha effettuato una «accurata ricognizione dei servizi di controllo, che sono stati ampliati soprattutto su «nodi stradali, ferroviari e marittimi – per il controllo di persone, veicoli e mezzi di trasporto - coinvolgendo tutte le autorità locali».



Lo spirito delle direttive della Prefettura è attuare «una concreta collaborazione con i sindaci che saranno coinvolti, mediante i propri uffici e i servizi della Polizia locale, al fine di monitorare il proprio territorio». All'esame del Comitato, «la tutela della percezione della sicurezza che le forze dell'ordine dovranno assicurare ai cittadini» con una «costante presenza sul territorio specie nei punti di maggiore aggregazione e frequenza sociale».



Dal prefetto, accogliendo proposte del sindaco Leonardo Michelini e del presidente della Provincia, Mauro Mazzola, la raccomandazione «della massima celerità e puntualità nel reciproco scambio informativo».



Intanto la Comunità islamica di Civita Castellana, che è composta da circa 600 persone (in maggioranza di origine marocchina), ha espresso una forte condanna degli atti terroristici in Francia. Per loro si tratta «di crimini contro l'umanità» e invitano tutti a unirsi. «L'islam - dicono dall'associazione Senza Frontiera - è estraneo a qualsiasi forma di estremismo, è la religione della pace e i veri musulmani sono anche loro vittime di questi atti criminali».

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Il Messaggero