Passa la droga al marito detenuto durante il colloquio in carcere: scoperta e arrestata

Passa la droga al marito detenuto durante il colloquio in carcere: scoperta e arrestata
Arrestata per aver portato le dosi di droga al marito in carcere. E' accaduto mercoledì scorso a Viterbo, nel corso dei servizi di controllo e osservazione svolti...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Arrestata per aver portato le dosi di droga al marito in carcere. E' accaduto mercoledì scorso a Viterbo, nel corso dei servizi di controllo e osservazione svolti dagli agenti della polizia penitenziaria nel reparto colloqui. Lo comunicano i sindacati di polizia stessi.


La donna, italiana, durante l'incontro con il marito recluso ha passato delle sostanze stupefacenti, contenute in 4 involucri. L'uomo dopo averli ricevuti ha pensato di nasconderli nella propria cavità rettale, per poter eludere la perquisizione nel reparto colloqui.

Ma lo scambio non è sfuggito al personale della Penitenziaria: gli agenti hanno sospeso il colloquio e hanno sottoposto ad accurata perquisizione il detenuto. L'uomo, vistosi scoperto, ha consegnato gli involucri che aveva occultato nelle parti intime. Lo stupefacente recuperato era hashish ed eroina sintetica, definite «in quantità importante per un struttura detentiva».

«L’Unione sindacale polizia penitenziaria plaude all’ennesima azione degli agenti del carcere di Viterbo, che dimostra pur nell'emergenza di questi giorni per prevenire il “coronavirus”, a non far mancare i controlli per evitare l'ingresso di droga. Casi che purtroppo molti volte vedono anche il coinvolgimento dei familiare». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero