Pallotti, il macellaio aggredito: «Ora sto bene, voglio solo lasciarmi questa storia alle spalle»

Pallotti, il macellaio aggredito: «Ora sto bene, voglio solo lasciarmi questa storia alle spalle»
Trattiene a stento le lacrime quando pensa a tutti i messaggi di solidarietà che gli sono arrivati durante la sua breve degenza in ospedale: «Sono commosso, adesso mi...

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Trattiene a stento le lacrime quando pensa a tutti i messaggi di solidarietà che gli sono arrivati durante la sua breve degenza in ospedale: «Sono commosso, adesso mi sento meglio».

Giancarlo Pallotti è frastornato: tra solidarietà, commozione e affetto dei suoi familiari. Il macellaio di Nepi, aggredito da un rapinatore martedì sera nel suo negozio di via Gori, è stato dimesso ieri dall’ospedale Andosilla di Civita Castellana dopo quasi due giorni di permanenza. È arrivato a casa con venticinque punti in testa e la voglia di tornare al suo lavoro di tutti i giorni. All’uscita ha trovato la moglie Manuela ad attenderlo con l’auto che gli ha fatto trovare a tavola uno dei suoi piatti: risotto con zucchine e tonno. 

«Sto meglio ora, ringraziando Dio – sono state le sue prime parole di Giancarlo – anche se devo dire che è stata dura. Il peggio è passato. Sono stato messo in uscita e questa è già una buona notizia. I sanitari sono stati veramente professionali. Vorrei ringraziare anche ai carabinieri che si sono subito attivati e ci sono stati sempre vicino, non solo nel loro compito ma anche sul piano morale». 

Non ha molta voglia di parlare di quel momentaccio vissuto martedì sera alla chiusura dell’attività: «È stato forse il momento più difficile della mia vita – si limita a dire – e non voglio pensarci più. Ora voglio tornare a casa, farmi una bella doccia e godermi la famiglia, tornare al mio lavoro di agricoltore e curare il negozio». 

Di sicuro questa è la medicina migliore per superare il momento. Si è commosso e gli è scesa anche qualche lacrima dal viso quando gli è stato ricordato il sostegno moral è arrivato dai suoi paesani, che in questi giorni gli hanno dimostrato in tutte le maniere il proprio affetto e il massimo sostegno. 

«Non me l’aspettavo – rivela – un calore così grande da parte della gente e dei nepesini. È stata una bella sorpresa per me e per la mia famiglia. È arrivato un segnale forte di fratellanza che mi aiuta a farmi uscire da una situazione difficile che non dimenticheremo tanto facilmente». 

Giancarlo, che il prossimo 11 settembre compirà 60 anni, è uno dal carattere forte: «Dicono che in questi giorni sono diventato più duro, dopo questa brutta storia – confessa sorridendo – ma non è cosi, perché sono la persona di sempre».

Anche i figli Lucia e Francesco hanno voluto ringraziare i nepesini che hanno portato sostegna a tutta al famiglia: «Carissimi concittadini – hanno scritto su Facebook - vorremmo ringraziarvi uno ad uno ma ci rimane alquanto difficile perché siete stati tantissimi con mille messaggi di affetto e stima e questo ci ha fatto un immenso piacere cosi come un grazie va al sindaco Franco Vita».

Il primo cittadino è intervenuto per dire che si è trattato di un episodio isolato e che non esiste un problema di ordine pubblico in paese. Per ora l’attività commerciale di via Gori resta chiusa: la saracinesca del negozio verrà di nuovo alzata all’inizio della prossima settimana.

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Il Messaggero